17 settembre 2003

Credo nell'amicizia ma non negli amici

Sarà per il carattere, sarà per quel che sarà ma io pur credendo nei valori dell'amicizia diffido degli amici.
Saranno state le transumananze, in giro per la Sicilia prima e per l'Italia dopo, fatto sta che di amici veri ne ho veramente pochi.
E non c'è dubbio che i peggiori tradimenti li ho avuti proprio da coloro che si professavano e che credevo miei amici.
Adesso, da quando sto a Modena, rinchiuso nel bozzolo familiare, navigo a vista in una realtà fatta di molte conoscenze, pochi incontri, vari personaggi.
La parola "amico" è troppo impegnativa . Come la parola "amore".
E la rete dei blog non fa certo eccezione. Incontri, virtualmente tanta, tantissima gente ma pochi amici "veri". Qualcuno cioè disposto ad ascoltarti, magari criticarti, e quando necessario ad aiutarti in uno scambio reciproco alla pari e senza il bilancino del dare-avere che tante amicizie avvilisce in una assurda e ridicola contabilità.
Non è colpa di nessuno, o magari di tutti, è solo la constatazione data dalla mia esperienza.
Si, è vero, qualche fiore può nascere come un "croco in mezzo ad un polveroso prato".
E questo mi conforta e mi basta.

(...e di questo mio desiderio, qualcuno per mesi ne ha approfittato...)

(da ItaliaBlogOltre)