29 aprile 2005

Caro Massimo

Caro Massimo,
è da ieri che al posto della tua home page c'è una pagina bianca e spoglia di qualsiasi cosa. La mia speranza sarebbe che questa pagina sia il frutto di un incidente tecnico sul tuo server. La mia paura è che sia stata una tua scelta meditata ed attuata, come tu stesso negli ultimi giorni avevi in qualche modo annunciato, a mente lucida e razionale.

Massimo, non ti nascondo che il tuo blog, anzi il tuo frog, era rimasto una delle mie poche web-letture quotidiane e uno dei pochi blog in cui lasciavo i mei commenti.
Il tuo parlare di legami al posto dei link mi aveva affascinato anche se inizialmente pensavo, ahimé trattarsi solo di un problema semantico. Ma non lo era, o non era solo quello. Lo capisco solo adesso e ti chiedo scusa di questo.

Adesso con quella pagina bianca ci hai privato anche di tutti tuoi archivi che in realtà non ci sono mai stati in rete, proprio al mio opposto che tendo a conservare tutti i miei obbrobri.
Massimo, ti ho avuto accanto specialmente all'inizio dell'avventura-esperimento di MieTerreRadio. E mi hai dato una mano veramente enorme permettendomi di realizzare dirette che, pur nella loro approssimazione tecnica e non solo, rimarranno sempre impresse tra i miei ricordi più belli.
Con quanta gente mi hai messo in contatto e quanti grazie a te hanno chiaccherato telefonicamente ed in diretta con me!

Ora tutto questo sembra un passato molto remoto. Tu ti sei preso una pausa di riflessione, la radio senza quel legame umano, tra me e gli altri, rappresentato dalla tua persona sembra non interessare più nessuno. Tu stesso l'hai chiamata "il tuo giocattolo", quando ben sai che era il mio modo di condividere qualcosa con gli altri.

Io spero, caro Massimo, che tu torni "in chiaro" al più presto. Che questa blogosfera senza la tua presenza mi sembra ben misera cosa. Ed io ho bisogno dei miei amici.

Con stima,
Pietro B.

28 aprile 2005

Jonathan Plateroti

Leggo dalla Placida Signora:
Il blogmondo è decisamente un mondo reale.

Magari di noi conosciamo solo i nick, solo le parole scritte, ma la "conoscenza" c'è davvero; diventa abitudine incontrarsi e chiacchierare nei commenti, come se ci si incontrasse ogni giorno per strada, nei negozi, a scuola, in ufficio...

Ed è un vero dolore quando una mattina, all'improvviso, leggi un post così...

Ciao Mullmuzzler; spero ci sia tanta musica dove sei ora.
Il post citato dalla Placida Signora conteneva un articolo di cronaca tratto dal "Secolo XIX":

Ambulanza contro scooter, un morto

Tragico incidente a Genova. Il mezzo sanitario è passato con il rosso e le sirene accese. Il ragazzo aveva 21 anni. La Croce Verde rispondeva a un codice giallo.

Genova. Un'ambulanza della Croce Verde che rispondeva a un codice giallo (ovvero a un'emergenza grave ma non a rischio di vita), si è scontrata con uno scooterista che è morto nell'impatto. L'incidente è avvenuto ieri sera poco dopo le 19 all'incrocio fra via Gramsci e via delle Fontane. A perdere la vita Jonathan Plateroti, ventun anni, di Sampierdarena. Sul posto è intervenuta una seconda ambulanza per soccorrere il giovane, ma non c'è stato nulla da fare. Secondo le prime ricostruzioni l'ambulanza, che è passata con il semaforo rosso, aveva la sirena inserita. Stava intervenendo per soccorrere una donna incinta colta da un malore in una farmacia.

Scriveva nel suo blog Mullmuzzler (nick di Jonathan Plateroti) il 18 Aprile 2005:

Il verme Brigante aveva la caratteristica di vivere tra i libri e mangiare le pagine conclusive.
Un bel giorno Antonio, prese dalla Biblioteca "20000 leghe sotto i mari". Il libro incompleto lo fece andare su tutte le furie tanto che gli venne un infarto e morì.

Il verme Brigante ereditò tutto e visse felice e contento. La storia ci insegna che si può morire per una storia finita male.

Addio Jonathan Plateroti!

26 aprile 2005

Normalità

Ho sempre pensato che i gay abbiano una marcia in più rispetto a noi etero, e questa conclusione dipende dall'osservazione per quanto mi è possibile attenta della fenomelogia omosessuale.
Noi etero non abbiamo da conquistare un posto nella società in quanto etero, è la stessa società ad essere per definizione etero. Non non dobbiamo aver paura di dichiarci etero perché dobbiamo esserlo perché la normalità è quella.
Noi cerchiamo l'anima gemella ci accasiamo con quella, ogni tanto magari la tradiamo e poi chiediamo perdono. Se qualche volta questo perdono non l'otteniamo, divorziamo e cerchiamo una seconda anima gemella per poi immancabilmente tradirla nuovamente.
In quanto coppia siamo poi trasparenti nessuno ci noterà tranne che non decidessimo di fare sesso in mezzo alla strada in un'ora di punta. Non destiamo preoccupazione, non siamo un pericolo per l'ordine costituito. Anzi siamo noi l'ordine pre-costituito.
I gay sono invece i diversi, gli anormali, quelli che destano inquitudine nei benemeriti benpensanti, e schifo e ripulsa nei bigotti. Una coppia gay la si nota anche in mezzo ad una folla frettolosa e distratta, desta scalpore e reazioni contrastanti.
Per questo gli omosessuali devono avere una carica in più rispetto a noi etero-normali.
E li ammiro per il coraggio che spesso dimostrano nel mostrarsi per quello che sono, persone che amano altre persone dello stesso sesso.

E certe volte mi piacerebbe essere almeno bisex che ogni tanto un diversivo male non farebbe. E mi ricorderebbe che la normalità dopotutto non esiste se non nei nostri pregiudizi.

Madri Ideali

Sembra da uno studio della Health and Social Beaviour Journal che l'età giusta per avere un figlio sia di 34 anni. Il professor John Mirowski e il suo team di ricercatori hanno scoperto che i problemi di salute cominciano a diminuire verso i 22 anni raggiungendo il punto più basso, ovvero la salute migliore a 34, per poi riprendere ad aumentare. Una donna che ha il primo figlio a 34 anni "è dal punto di vista della salute 14 anni più giovane rispetto ad una donna che ha messo al mondo un figlio a 18 anni". (fonte, la Repubbblica)

Bene, un punto in favore di mia moglie che ha avuto nostra figlia a 34 anni. Mi viene a questo punto spontanea una domanda, ma se uno volesse un secondo figlio o un terzo a quale età dovrebbe programmarlo?

Non ditemi, ci dovevi pensar prima...

Nascerò, e ci sarò; vedrete

Nascerò, e ci sarò; vedrete. Non so in quale città mi coglierà la notizia, assorto tra alcuni passi, forse; assopito, oppure al semaforo dell’attraversamento. Parlerò tra me quel giorno, lo sento, e mi avvicinerò a passi lenti dopo aver letto il messaggio. L’inizio oramai è quello, a volte un rigo sospeso, altre un trillo tra le mani e la punta d’antenna di un cellulare. Sarò tenue e paterno, mi dirigerò all’incontro all’insaputa degli annali e dei registri d’anagrafe. Bisogna porre un punto e andare a capo, dialogare in fraseggi corti ed aspettare, bisogna disseminare accenti tonici e gravi tra virgole e spazi.Non c’è niente e non c’è altro, scorre tutto inutile e tutto è l’uno negato all’altro. Tra spazi antistanti sfrecciano figure vanesie, e senza attenzione mi fermo articolando parole instabili. Sognare, è questo che vorrei, ma oggi non m’è dato e devo calarmi in questa stolta via. Non penso, non avverto, sono l’uno perché avverto l’altro. Insana passione ti cerco e non vorrei divagare, sono l’altro che tende all’uno attraverso il vuoto che sottende.

di Manilo

25 aprile 2005

Alcide De Gasperi

Non guardo la TV se non quando vengo a conoscenza di qualche programma che mi può interessare. Questa sera ho voluto vedere la prima puntata della miniserie TV in due puntate, intitolata De Gasperi, l'uomo della speranza,prodotta da Ciao Ragazzi e realizzata da Claudia Mori per Rai Fiction, che narra la vicenda umana e politica dello statista nato a Pieve Tesino il 3 aprile del 1881 e morto nell’ agosto del 1954. Il film con la regia di Liliana Cavani parte proprio dagli ultimi giorni di vita di De Gasperi per compiere un viaggio a ritroso nella sua vita umana e politica.

Fabrizio Gifuni è l'attore che impersonifica De Gasperi, e di questa sua importante esperienza professionale dice:
“E’ stato un uomo straordinario. Mi ha colpito il suo senso della politica intesa come servizio svolto per conto e nell’interesse della collettività. Ha passato molte traversie ma era ostinato, tenace e sereno. Nei suoi gesti e nei suoi tratti si ritrovano i caratteri della sua terra, il Trentino. Era proprio come i boschi e le montagne del suo paese”.
Ed io ogni tanto mi ritrovo a pensare che dopotutto i soldi del canone Rai non vanno solo a pagare lo stipendio di Vespa.

Cibi

Il mio rapporto con il cibo non è mai stato facile. I miei gusti sebbene semplici sono difficili è più facile fare l'elenco di quello che accetto di mangiare che il resto. Questo mio atteggiamento nei confronti del cibo si è trasformato nel corso del tempo in una serie di intolleranze più o meno esplicite o supposte e nella "patologia" chiamata sindrome del colon irritabile.

Se ognuno di noi è quello che mangia io devo essere molto, molto, complicato!

Le cose che il mio colon irritabile proprio non sopporta sono i cibi preconfezionati, basta una piccola traccia di glutammato monosodico (esaltatore di sapidità) per crearmi problemi intestibali enormi. Per non parlare poi di coloranti, conservanti, edulcoranti.

A questo punto direte voi che basta leggere l'etichetta. A leggere il libro di Felicity Lawrence "Non c'è sull'etichetta. Quello che mangiamo senza saperlo" (Edizioni Einaudi) le cose non stanno proprio così.

Scrive, a proposito di questo libro, Raffaele Panizza giornalista de la Repubblica nell'ultimo numero de "D-la Repubblica delle Donne":
E in effetti senza saperlo si scopre che, decisamente senza saperlo, mangiamo tutti i giorni ogni tipo di veleno, alla faccia delle rassicurazioni sui controlli e sulle norme relative alla tracciabilità dei prodotti entrate in vigore lo scorso gennaio: pesticidi che rischiano di modificare la struttura dell'utero femminile; grassi, zuccheri, olii e amidi nascosti o super raffinati che aumentano l'incidenza di obesità e problemi cardiovascolari; coloranti cancerogeni come il Sudan 1 - messo al bando dall'UE nel 2003 e oggi al centro di uno scandalo nel Regno Unito - usato per adulterare la polvere di peperoncino contenuta nella salsa worcester
La Lawrence nel suo libro non va molto per il sottile:
Quando si parla di mercato globale dei prodotti l'allarmismo è ampiamente giustificabile. Occorre essere in possesso di un dottorato per interpretare le etichette. Secondo la legge europea, se un ingrediente è presente per meno del 2% in un prodotto non è obbligatorio indicare come è stato ottenuto. Si può leggere "salsa di pomodoro", senza sapere con quali additivi, o amidi lavorati, o coloranti questa è stata davvero prodotta.
E non ci si salva nemmeno con gli alimenti freschi:
Di solito l'insalata in busta viene lavata dentro vasche con una percentuale di cloro dieci volte superiore a quella di una piscina olimpionica. Per essere conservata, viene posta in un'atmosfera protetta, con ossigeno al minimo e anidride carbonica al massimo.[...] Questo procedimento ne distrugge gran parte delle proprietà nutritive.
Vi risparmio altre chicche di questo genere e sebbene io non sia per niente un salutista o igienista comprendo come nell'era del consumismo e dei cibi precotti, congelati e oramai anche predigeriti noi siamo solo delle cavie-consumatrici dell'immenso ipermercato che è diventata la Terra.

L'etica non è commestibile, non è confezionabile, non è riciclabile quindi va tra gli scarti destinati alle discariche.

24 aprile 2005

Chi crede non è mai solo!

Benedetto XVI, durante la odierna messa d'insediamento, ha detto che il credente non è mai solo
."Quanto ci siamo sentiti abbandonati dopo la dipartita di Giovanni Paolo II! Il Papa che per ben 26 anni è stato nostro pastore e guida nel cammino attraverso questo tempo. Egli varcava la soglia verso l'altra vita - entrando nel mistero di Dio. Ma non compiva questo passo da solo."
E' un messaggio di speranza. E mi piacerebbe riuscire a trovare in questa speranza qualcosa in cui veramente credere. Però la fede, come dice l'insegnamento cattolico, è un dono. A me certe vole sembra più una condanna.
"In questo momento, io debole servitore di Dio devo assumere questo compito inaudito, che realmente supera ogni capacità umana. Come posso fare questo? Come sarò in grado di farlo?".
Gli faccio i miei migliori e più sentiti auguri. Lo Spirito Santo lo illumini e lo guidi ad un governo di una Chiesa che LIBERA e non CONSERVA.

22 aprile 2005

Un carburante pulito, economico...ed illegale!

di Beppe Grillo

Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e'considerato "truffa" dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli olii vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di semi vari, e cosi' via. Si', proprio cosi', quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e': e i motori di oggi?

La risposta e' : idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e' capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell'aria mentre bolle.

Far passare dell'ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e' mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu' il numero di esano e' alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano). Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e' la seguente.

La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l'olio di colza. L'olio di colza e' un oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e' che rovina il fegato molto lentamente, il secondo e' che costa poco. Costa poco nel senso che all'ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.

E quindi il Carlino dice che molta gente, "complice il tam tam su internet" inizia a prendere d'assalto i discount per comprare questo olio.
Dopodiche' lo si ficca nel motore.

Problemi tecnici? L'unico problema tecnico e' che l'olio vegetale e' leggermente piu' denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e' testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.

LA cosa che dovrete verificare e' come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu' alte di olio vegetale.

Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di semi, l'olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel...
Tutto qui, direte voi?

No, non e' tutto qui. Perche' lo stato considera questa cosa una truffa, cioe' un reato. Se voi, cioe', comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche' friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e' truffa, perche' state evadendo la tassa che c'e' sui carburanti.

Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e anche l' olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche' il resto del carlino NON paga l'accisa sui carburanti ad uso domestico. Allora, qual e' il problema?

Il problema e' che il carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi', i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.

Quindi, mi adeguo.
Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e' noto, costa MENO di cosi', allora l'operazione e' svantaggiosa.

Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche' siccome il bilancio chimico di una pianta e' nullo, il CO2 che buttate nell'atmosfera e' lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e' nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche' nullo, e le polveri sottili siano la meta' del diesel petrolifero. Siccome inquinare e' BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l'olio di colza e' SBAGLIATO perche' rispetta l'ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e' giusto fare.

Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di esano leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera' di piu', ma avra' una resa migliore e brucera' meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e' MALE, perche' dire il contrario sarebbe istigare alla truffa. La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che e' ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e' ancora PEGGIORE.

Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e' BELLO, rende di piu', e non c'e' bisogno che vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e' una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona in italia le cui gonadi stanno piu' a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un "piezz'e'core" del genere?

Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho detto!), risparmiando per di piu' di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento. La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.

Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero "annuncio funerario" attorno, come nelle sigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche' sia una novita', ma perche' e' una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita' di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita' di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche'.

Siccome in USA c'e' un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia' nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto "non faccio piu' pubblicita' sul tuo giornale se non dici cosa voglio io". Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche', ma a me Siniscalco non fa tanto sesso.

In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L'unica discriminante e' il costo al litro, il che esclude l'olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita'.

21 aprile 2005

Radio tele visioni

Non amo guardare le televisione. Lo faccio se vengo a sapere che c'è un programma che mi piace o un avvenimento particolare.

Non c'è spocchia in questo attteggiamento, non c'è un voler essere alla moda come è in voga in certi circoli intellettuali (e non) di sinistra.

Dipende proprio dal fatto che ho altro da fare, altri interessi che mi prendono e dove riesco ad essere più intellettualmente attivo.

Come ad esempio scrivere in questo blog, o commentare in quelli dei miei blog-amici. O lavorare per la mia webradio.

Ne approfitto per portare a vostra conoscenza che il 17 Maggio, si interromperanno le trasmissioni in streaming audio di MieTerreRadio. La spesa necessaria per il server che irradia il segnale nel web non è più giustificata dall'ascolto praticamente nullo e dall'interesse assente da parte di chichessia. Si continuerà con i canali Radio.Blog e forse, di tanto in tanto, qualche diretta per pochi intimi, sfruttando l'adsl di casa.

Non ho nessuna recriminazione da fare, si vede che doveva andare così. Solo un sentito grazie a chi per un certo periodo mi ha aiutato in questa piccola impresa.

20 aprile 2005

Giovanni Paolo II

Tu e ogni altro bambino sulla terra
avete la stessa dignità agli occhi di Dio,
qualunque sia la vostra età,
la vostra razza, la vostra nazionalità:
che siate maschio o femmina,
ricchi o poveri, forti o deboli,
sani o malati o handicappati.
Nigeria, 17 Febbraio 1982

19 aprile 2005

Benedetto XVI

Il Cardinale Joseph Ratzinger, 78 anni e Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, è stato eletto papa nel pomeriggio di oggi.

Ieri durante l'omelia alla messa pro eligendo Romano pontefice ha detto:
Dobbiamo essere animati da una santa inquietudine: l'inquietudine di portare a tutti il dono della fede, dell'amicizia con Cristo. In verità, l'amore, l'amicizia di Dio ci è stata data perché arrivi anche agli altri. Abbiamo ricevuto la fede per donarla ad altri - siamo sacerdoti per servire altri. E dobbiamo portare un frutto che rimanga. Tutti gli uomini vogliono lasciarla una traccia che rimanga. Ma che cosa rimane? Il denaro no. Anche gli edifici non rimangono; i libri nemmeno. Dopo un certo tempo, più o meno lungo tutte queste cose scompaiono. L'unica cosa, che rimane in eterno, è l'anima umana, l'uomo creato da Dio per l'eternità.
Potrà questo papa venire incontro alle istanze che vengono dai versanti più progressisti della teologia cattolica? Ho paura di no. Per quello dovremo aspettare il prossimo papa. Benedetto XVI cercherà di barcamenarsi all'ombra del pontificato di Giovanni Paolo II cercando, dall'alto dei suoi 78 anni suonati, di non farlo rimpiangere troppo.

17 aprile 2005

Addio Francesco!

Apprendo con costernazione solo oggi che Francesco alias Blogger Solitario ci ha lasciati il 2 febbraio 2005 causa un tumore incurabile.

Disgraziatamente io avevo linkato il suo blog e quello di tanto in tanto visitavo mentre la notizia del suo ricovero l'aveva data lui stesso il 13 Dicembre 2004 sul suo sito. Queste le sue ultime parole:
Voglio avvisare tutti coloro che in qualche modo mi seguono, che a partire da lunedì 13 dicembre sarò ricoverato per un tumore. A tutti chiedo preghiere e quando tornerò (spero) riprenderò tutto.
Dio benedica tutti voi.
Successivamente sempre nel sito amici e colleghi avevano dato notizia della sua morte.

Conoscevo Franco da un paio d'anni tramite i messaggi e le email che ci scambiavamo e l'8 Giugno 2004 a sorpresa mi aveva telefonato in diretta su MieTerreRadio. Di quella telefonata conservo una registrazione e presto la metterò on line.

Ora sono troppo commosso per andare oltre. Addio, Francesco! Addio.
A Maria
Il fiore, una volta reciso, è posto in bella mostra nella casa. Ora lassù dove la morte è sconfitta lo stanno ammirando.

Blogger Solitario - My Life - 30/6/2004

16 aprile 2005

Feste di compleanno

Non si usa più festeggiare il compleanno dei nostri figli a casa. Adesso solo locali pubblici, spazi adibiti appositamente a questi scopi, intrattenitori prezzolati. E non ci si ricorda nemmeno di fare gli auguri ai festeggiati, magari una moltitudine in contemporanea, persi nella calca degli invitati.

I regali li scegli da una lista, così non si rischiano doppioni ma non vedrai mai il bambino che scarta il pacchetto sotto i tuoi occhi.

E mi sembra che tutto questo sia proprio una ottimizzazione del piffero!

15 aprile 2005

MalaTV

"Fino a poco tempo fa tenevamo la tv accesa e nel frattempo ci facevamo un panino, rammendavamo un calzino, facevamo del sesso. Oggi stiamo seduti lì davanti e dentro lo schermo si fanno un panino, rammendano un calzino, fanno del sesso!"

-SABRINA GUZZANTI
(da Reperto R(a)IOT)