31 dicembre 2013

eBookeLibro.net

Visto che l'argomento ebook mi sta intrigando sempre più gli ho dedicato un blog tutto suo che trovate su eBookeLibro.net. In questo blog sono riportati i post, che sono già presenti ne le@mieterre.net più quelli che scriverò in futuro sull'argomento eBook.

14 dicembre 2013

Il miglior modo per leggere un ebook 2

Volevo chiarire alcuni punri relativamente al post in cui ho parlato delle mie preferenze sui dispositivi per la lettura degli ebook cercando di mettere alcuni paletti.

Perché scegliere un ebook-reader

Se il vostri intento è solo quello di leggere ovunque voi siate parecchi libri di narrativa, oltre i cinque al mese, in cui non ci sono figure (copertina a parte) o in cui le figure sono puramente decorative l'ebook-reader è il vostro dispositivo per elezione. Maneggevole, poco ingombrante, si legge bene ovunque e se ha l'illuminazione "incorporata" anche al buio o in condizioni di scarsa luminosità. Non stanca la vista e ha un costo relativamente ridotto. Non ci sono dubbi!

Perché scegliere un tablet

Se invece la vostra attività di lettura è sporadica, al massimo un paio di libri al mese e vi capita di onsultare ebook illustrati, manuali e simili e comunque con molte immagini la scelta di un dispositivo come l'ebook-reader è molto limitante. Se aggiungete poi che la cosa che fate con più frequenza è di guardare video, leggere la posta elettronica, navigare sul web allora la scelta di un tablet con cui potete anche leggere un ebook è obbligata. Se poi volete il massimo della qualità e di conseguenza il minimo dell'affaticamento degli occhi la scelta al momento è una sola: IPad con display retina (8" o 9,8").

01 dicembre 2013

Quanti ebook può contenere il vostro dispositivo?

I dispositivi attuali permettono di immagazzinare migliaia di ebook avendo delle memorie che vanno da 2 Giga fino a 64 Giga ed anche (credo) oltre. Se considerate che un ebook pesa una media di 500Kb-1Mb ed un giga ne può contenere dai 2000 ai 1000 capite che con un peso minimo vi potete portare a spasso una bibliotechina niente male...

Però con tutto ciò che è scaricabile dalla rete non è una eventualità così peregrina che in breve la vostra biblioteca elettronica saturi la memoria del dispositivo che utilizzate per leggerli. Come fare allora?
Io personalmente ho utilizzato due metodi, uno basato sull'FTP e relative applicazioni ed uno basato sul cloud. Del primo non parlerò perché è roba da smanettoni, sulla seconda mi soffermerò brevemente.

Dunque faccio un esempio pratico. Installiamo sul dispositivo l'applicazione Dropbox (che è una delle tante possibili), e lo stesso faccio sul mio PC. Ogni volta che creo una cartella nella cartella di Dropbox sul mio PC me la ritroverò in automatico nel mio dispositivo ed ogni volta che dentro quella cartella incollerò un file avrò la possibilità di scaricarlo sul tablet, smartphone ecc. Le piattaforme di cloud come Dropbox danno una certa quantità di spazio gruatuitamente oltrepassando la quale se non si paga non si sincronizzerà più nulla. Pagando si ha la possibilità di avere un vero e proprio hard disk virtuale in cui mettere tutte le nostre cosine, libri compresi, e poterne usufruire da tutti i dipositivi ove è possibile collegarsi al web. Si, perché in realtà per utilizzare questi servizi non occorre per forza installare l'applicazione specifica ma basterà andare sul sito web ad esempio di Dropbox per avere a disposizione i propri file sempre e ovunque. Dove per ovunque si deve itendere "ovunque sia disponibile una connessine web".
Dunque associando uno di questi servizi al proprio dispositivo per leggere gli ebook (il cui unico presupposto assolutamente necessario è che si possa connettere ad internet e che si abbia modo di ricaricare la batteria dopo un certo numero di ore di utilizzo) aumenteremo parossisticamente il numero dei libri che è possibile portare con se e consultare alla bisogna.
Buona lettura!

Il miglior formato per leggere ebook, le protezioni e il prezzo

I FORMATI
I formati per leggere ebook che si contendono il mercato sono fondamentalmente due: il PDF della Adobe e l'EPUB formato aperto. C'è anche il MOBI scelto da Amazon per la sua piattaforma e i suoi vari Kindle che avendo moltissimi punti di contatto con l'EPUB lo faremo rientrare in questa grande famiglia.
Leggere un ebook in PDF è come leggere un libro a stampa sullo schermo ossia l'unica possibilità che si ha è quello digiocare con gli zoom per agevolarne la lettura per il resto una pagina PDF è come una foto di una pagina ossia non si possono cambiare il numero delle righe, la grandezza ed il corpo del carattere, il colore dello sfondo. Un libro di 300 pagine rimarrà tale sia a leggerlo con il computer sia a leggerlo con uno smartphone. A suo vantaggio ha di essere un formato universale leggibile con qualsiasi dispositivo e di facile creazione. Io lo trovo utile per brevi letture di testi di consultazione.
Il formato EPUB invece è un formato pensato, studiato, ottimizzato per i dispositivi mobili. Ha il grande vantaggio della fluidità adattandosi come un liquido agli schermi dei diversi dispositivi per cui un libro può essere di 300 o 1000 pagine sulla base della grnadezza dello schermo in cui lo si legge e sulla base delle impostazioni della grandezza del carattere del tipo di font utilizzato.
Tutti i dispositivi mobili di qualsiasi piattaforma hanno decine di applicazioni che permettono la lettura in questo formato.
Quindi in definitiva...EPUB per la vita!
Il problema nasce quando decidiamo di acquistare un ebook, anzi nascono due problemi uno di prezzo l'altro per le protezioni messe in atto dagli editori.
Sul prezzo tornerò in fondo a questo post post, qui mi soffermo sulla problematica delle protezioni.

LE PROTEZIONI
Supponiamo di voler acquistare un ebook in Italia da IBS.it o Bookrepublic.it o qualsiasi altro sito, quasi sempre si hanno due scelte o il formato PDF con Adobe DRM o il formato EPUB sempre con DRM. Focalizziamoci sul secondo tanto per il primo valgono le stesse identiche cose.
Dunque acquisto un ebook e vado al link di download, la prima sorpresa che non scarico il libro ma in file ACSM attravero il quale utilizzando un'applicazione apposita e compatibile potrò scaricare il file del libro. Ma non basta. Per scaricare il file oltre all'applicazione mi devo dotare di un Adobe ID attravero il quale l'editore del libro si garantisce che io possa leggere il libro in questione tutte le volte che voglio ma solo su 6 diversi dispositivi. E' come dire che quando acquisto un libro cartaceo mi si permette di leggerlo quante volte voglio ma non posso trasclocarlo più di 6 volte in 6 diversi appartamenti.
E' una pura follia!!!
Mi piacerebbe conoscere chi ha inventato un sistema così assurdo e soprattutto che faccia hanno fatto quando hanno appreso che questo tipo di protezione è facilmente aggirabile...
Già partiamo dal fatto che un ebook in quanto bene immateriale non può essere ceduto e/o rivenduto a terzi. Io acquisto il libro e lo posso leggere non posso rivenderlo, non esisterà mai quindi un mercato del libro usato elettronico. Un ebook posso leggerlo ma non rivenderlo, e passi! Ma che non possa cambiare nella mia vita da lettore più di 6 dispositivi per leggerlo è francamente ridicolo e mi viene spontaneo dire a chi ha pensato questa cosa "andate a quel paese".
Alcuni editori un po' più realisticamente hanno deciso di non aderire all'Adobe DRM ma si premuniscono con il Social DRM, ossia marcano il file con le credenziali di chi lo acquista tanto per rendere rintracciabile chi eventualmnete rivendesse tale libro elettronico. Questa protezione non mi impedisce di utilizzare il libro in modo assolutamente libero su quanti dispositivi mi pare e piace ed è anch'essa facilmente aggirabile.
Sono convintissimo che in una società che non tutela le opere dell'intelletto non possono esistere opere dell'intelletto perché di qualcosa si deve pur vivere ma non si può partire dal presupposto che un acquirente sia un delinquente per cui se usa un ebook su 7 dispositivi magari in 7 anni sia un ladro...
Volete mettere un limite? Mettete 200 dispositivi capperi!

IL PREZZO
La vera protezione utile e potentissima è il prezzo dei libri, fino a quando un libro cartaceo lo vendi a 14,00 euro e l'edizione elettronica a 9,99 non si va da nessuna parte. Fino a quanto ci riempiranno di offerte di libri che non desideriamo acquistare a 0,99 euro per un giorno  non si va da nessuna parte. Non penso che il prezzo del libro debba essere di 0,99 euro sempre penso però che se tu mi vendi qualcosa che io non posso rivendere e che addirittura posso leggere solo su di un numero limitato di dispositivi il prezzo deve essere drasticamente diverso di quelllo della versione cartacea, non c'è pezza che tenga!
Fortunatamente esistono di migliaia di ebook liberamente scaricabili e che ci permettono di leggere i grandi classici del passato senza svenarci o di venire a conoscenza di tanti giovani leve che forse un giorno diventeranno famosi grazie anche alla libera circolazione delle loro fatiche.

25 novembre 2013

Il miglior modo per leggere gli ebook

Dato per scontato che in futuro molto prossimo i libri cartacei saranno scalzati in volume di vendita dai libri in formato elettronico (ebook) voglio qui parlare della mia esperienza  in questo campo.
Per leggere un ebook occorre un device ossia un dispositivo che ti permetta di visualizzarne le pagine e di leggerle. I dispositivi dedicati a questo scopo sono gli ebook-reader con la tecnologia e-link che hanno il vantaggio di avere batterie che durano tantissimo, il cui consumo si misura in cambi pagina, e non affaticano la vista visto che si leggono come un libro normale ossia tramite l'illuminazione ambientale. Alcuni di questi ebook-reader hanno anche la retroilluminazione per rendere possibile la lettura in condizioni di scarsità di luce ambientale. Lo svantaggio degli ebook-reader è che servono a leggere gli ebbok e a poco altro in quanto la risoluzione degli schermi e-link solitamente monocromatici a gradazioni di grigio e i limiti di questa tecnologia non ne permettono l'uso per visualizzare degnamente le pagine web ed immagini in movimento. Il problema è che adesso tra smartphone, tablet, ipod e simili la roba da portarsi appresso è tanta, forse troppa. Quindi è utile, consigliabile e auspicabile concentrare in un unico dispositivo tutte le funzioni di cui abbiamo bisogno. Per me questo dispositivo è il tablet dove per "tablet" intendo aggeggi con schermi maggiori di 7 pollici lasciando ai fanatici la lettura su schermi LCD inferiori ai 7 pollici. Ovviamente non è che non si possa leggere un libro su uno smartphone di 5 pollici o su di un phablet da 6 pollici solo che non lo trovo affatto comodo.
Dunque un tablet può rappresentare un buon modo per leggere un ebook, navigare su internet, leggere le email, ascoltare la musica e fare altre centinaia di cose. La domanda però è può uno schermo retroilluminato a colori essere un buon modo per leggere? Tutti sappiamo come davanti ad un monitori di computer dopo un po' ci si affatica la vista e lo stesso discorso vale per i tablet. Dunque dobbiamo rassegnarci a leggere con i tablet solo racconti brevi o suddividere la lettura dei grossi tomi in più riprese?
Nella mia personale esperienza la lettura con e sui tablet è stata sempre faticosa dopo un certo numero di pagine, almeno fino a quando non ho acquistato l'IPad con schermo "Retina". Lasciando stare i dettagli tecnici vi dico solo che i pixel di questa tipologia di schermo sono talmente piccoli che non si distinguono a occhio nudo e che regolando a dovere il colore dello sfondo e la luminosità dello schermo si raggiungono dei comfort di lettura pari, a quelli degli ebook reader. Inoltre lo schermo dell'IPad è di oltre 9 pollici cosa che rende possibile letture molto confortevoli anche a chi ha, come me, problemi di vista.
Al momento non ho esperiena di altri dispositivi di pari qualità dello schermo anche se ho letto che la Samsung ha messo in commercio un tablet da 10 pollici con qualità e definizione pari agli IPad retina.
Non voglio tacere sul fatto che l'IPad è un dispositivo costoso, devo però sottolineare che per leggere gli ebook è veramente eccezionale e vale i soldi che costa potendoci fare poi mille altre cose...
Una volta deciso il dispositivo resta il problema di quale applicazione usare per leggere gli ebook, dove acquistarli, ome immagazzinarli e quale sia il miglior formato. Di questo però ne parlerò prossimamente (senza impegno).

19 novembre 2013

La lettura di libri in Italia


Nel 2012, oltre 26 milioni di persone di 6 anni e più dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista, per motivi non strettamente scolastici o professionali. Rispetto al 2011, la quota di lettori di libri rimane sostanzialmente stabile (46%).
Le donne leggono più degli uomini: nel corso dell'anno ha letto almeno un libro il 51,9% della popolazione femminile rispetto al 39,7% di quella maschile. La differenza di comportamento fra i generi comincia a manifestarsi già a partire dagli 11 anni e tende a ridursi solo dopo i 75.
La fascia di età nella quale si legge in assoluto di più è quella tra gli 11 e i 14 anni (60,8%).
Avere genitori lettori incoraggia la lettura: leggono libri il 77,4% dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 39,7% di quelli i cui genitori non leggono.
Nel Nord e nel Centro del Paese legge oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (52,2%). Nel Sud e nelle Isole, invece, la quota di lettori scende al 34,2%, seppur con un lieve aumento rispetto al 2011.
Mentre nei comuni centro dell'area metropolitana la quota di lettori è pari al 53,3%, in quelli con meno di 2.000 abitanti scende al 41,5%.
In Italia, anche chi legge, legge poco: tra i lettori il 46% ha letto al massimo tre libri in 12 mesi, mentre i "lettori forti", con 12 o più libri letti nello stesso lasso di tempo, sono soltanto il 14,5% del totale.
Una famiglia su dieci (10,2%) non possiede alcun libro in casa, il 63,6% ne ha al massimo 100.
(Fonte: ISTAT)

Una persona che legge molto non necessariamente è sininimo di persona colta. Un libro non è sinonimo di cultura. Una grande bilioteca non rende dotta l'istituzione che la ospita. Sono le singole scelte che fanno una persona istruita, un libro interessante, una biblioteca utile. Il vero problema in Italia non è che si legga poco e che manca, non c'è la cultura della lettura, dell'approccio al libro. La prima colpevole di questa mancanza è la scuola che nella stragrande maggioranza dei casi i libri ci insegna ad odiarli, sacrificando la sua prima (e forse unica) ragion d'essere sull'altare del voto. Poi c'è una mentalità che da secoli vede l'attività della lettura come secondaria, strumentale al più ma mai determinante.
Adesso tra capo e collo ci sta capitando la rivoluzione digitale che vedrà a breve i libri cartacei relagati nelle case di pochi amatori e collezionisti, un po' come è successo con il vinile per la discografia.
Questa rivoluzione probabilmente riuscirà ad allargare la platea dei lettori perché il libro si potrà avere in tanti diversi media: computer, tablet, smartphone, ebook reader. Di conseguenza ne abbasserà la qualità. Si diffonderanno sempre più i testi brevi, che non richiedono troppa fatica e tempo per essere letti e gli ipertesti che fonderanno nel loro interno esperienze multimediali diverse: grafica, suono, video.
Si perderà l'essenza del libro come lo abbiamo conosciuto fino a questo momento. E questo non è detto che sia necessariamente un male. Dobbimo solo sperare che tra 2000 anni qualcuno sia ancora in grado di leggere e di capire quanto stiamo pubblicando adesso, un po' come noi siamo riusciti a decifrare i geroglifici egiziani. Attualmente possiamo solo dedurre realisticamente che le biblioteche elettroniche non sono pensate per durare. E questo è e sarà la scommessa maggiore per l'umanità. Io stesso ho migliaia di libri racchiusti in un parallelepipedo grande come un normale libro rilegato. Pensate cosa significherebbe un guasto, una caduta accidentale, una rottura improvvisa. L'equivalente di un rogo di una intera biblioteca. L'interrogativo che mi pongo è: in che modo si può evitare di perdere intere biblioteche così facilmente? In che modo possiamo rendere un libro elettronico indipendente dalla tecnologia necessaria per leggerlo? In che modo possiamo garantire alle generazioni future di potersi basare sulle conoscenze attuali? E se ad un determinato momento non fossero più disponibili le fonti energetiche attuali, come potremmo continuare a usufruire dei libri?
(continua...forse)

17 novembre 2013

Non c'è giustizia in questo mondo e nemmeno nell'altro

Fino al 28 Aprile del 2007 ho avuto un fratello, Manilo. Poi a causa di un maledettissio tumore lui ha dovuto arrendersi alla morte perdendo la sua personalissima battaglia contro il destino, la malattia, dio. Non mi è mai piaciuto ricordarlo nei giorni canonici. Lo voglio fare adesso con le lacrime che non mi permettono di scrivere come vorrei e il cuore in tumulto. Dopo tutti questi anni non riesco a farmene una ragione e probabilmente, essendo oramai un distinto e sclerotizzato signore di mezz'età, mai me la farò, MAI! Non c'è giustizia in questo mondo e nemmeno nell'altro.

12 maggio 2013

Gioia chiama lacrime, pena chiama risate?


Nella frenetica vita quotidiana mi capita sempre più spesso di commuovermi nei momenti di gioia e di esaltarmi nei momenti più tristi. Non mi sembra un bel modo di vivere...

L'informazione è a senso unico, va tutto male e non potrà che andare peggio.

Non è che sarebbe il caso di invertire il "trend"? Di fare un bel "reset"?

Come dice il Saggio se ad un problema c'è rimedio perché preoccuparsi? E se non c'è rimedio che ci si preoccupa a fare?

05 aprile 2013

Educhiamoci a chiedere aiuto (e a darlo)


Quello che è successo a Citanova ci deve far riflettere sul fatto che tutti dobbiamo educarci al più presto a pensare che quando è in atto una crisi come l'attuale chiedere aiuto non è "umuliante" è UN DIRITTO! E dobbiamo abituarci a pensare sempre più questi termini. E se chiedere aiuto è giusto è DOVEROSO darlo, concederlo. E' proprio nei momenti difficili che la solidarietà deve abbattare le barriere che abbiamo creato per difendere i nostri piccoli fortini. Altrimenti siamo finiti, prima come persone poi come nazione.

31 marzo 2013

Incontri felini al castello di Sestola

Stamattina dopo la tempesta di ieri e le previsioni pessime di oggi pomeriggio abbiamo fatto un'escursione in compagnia di un gatto forse randagio. Aria buona, qualche foto. Una piccola pausa.

30 marzo 2013

Torna l'ora legale: il PDL nel panico!

È una vecchia battuta, mi sembrava però carino riattualizarla. Anche per sottolineare che io nonostante tutto non credo come fa Grillo che tutti i vecchi partiti siano uguali. Nonostante tutto...

27 marzo 2013

Lettera al Presidente Napolitano


Signor Presidente,

non abuserò della pazienza sua o di chi è preposto alla lettura di queste comunicazioni via email.

La crisi economica attuale ha come rischio principale non l'impoverimento materiale ma lo stesso assetto democratico. Quindi le decisioni che spettano a lei, signor presidente sono decisioni difficili ma improcastinabili.

Per tale motivo mi appello alla sua persona affinché faccia il possibile affinché ci sia un governo che abbia tra i suoi punti principali una nuova legge elettorale che permetta a chi arriva primo di assumersi l'onere di governare con i numeri parlamentari a  suo favore. Poi vengono i provvedimenti economici necessari per dare fiducia agli imprenditori, ai lavoratori e ai pensionati

Questo ad ogni costo perché in gioco è il futuro di tutti.

Grazie per tutto quello che ha fatto fino ad ora,

Pietro Busalacchi

Padri Puttanieri

da BeppeGrillo.it
 Le nuove generazioni sono senza padri, sono figlie di NN, dal latino "Nomen nescio : nome non conosco". Sulle loro carte di identità, sui loro documenti di lavoro, nei libretti universitari alla voce "figlio di" risulta la sigla NN, figlio di nessuno, figlio della colpa, figlio di padre ignoto, figlio di vecchi puttanieri che si sono giocati ogni possibile lascito testamentario indebitando gli eredi. Non ci sono però responsabili conclamati della miseria, della mancanza di un futuro, di una qualunque prospettiva a cui sono stati condannati questi ragazzi. Nessuno ammette responsabilità di sorta. E' opera del destino cinico e baro, dello Spirito Santo, della moderna divinità chiamata mercato che si manifesta all'improvviso come un nume iroso che chiede sacrifici umani. Lo sfascio ha origini soprannaturali, non è causa dei dilettanti, cialtroni, delinquenti che hanno smontato con determinazione e scientificità lo Stato italiano negli ultimi vent'anni. Quei padri che rifiutano ogni addebito del disastro nazionale, che percepiscono però vitalizi e doppie pensioni, gente canuta che non ha mai avuto il problema della disoccupazione e del pane quotidiano, è ancora qui, ancora a spiegarci come e perché siano le nuove generazioni, i choosy, i bamboccioni, i veri colpevoli. A raccontarci la favola che affidandosi a loro, alla loro esperienza e capacità e senso dello Stato, si cambierà il Paese. Questo dicono i Padri Puttanieri, quelli che hanno sulle spalle la più grande rapina ai danni delle giovani generazioni. Questi padri che chiagnono e fottono sono i Bersani, i D'Alema, i Berlusconi, i Cicchitto, i Monti che ci prendono allegramente per il culo ogni giorno con i loro appelli quotidiani per la governabilità. Hanno governato a turno per vent'anni, hanno curato i loro interessi, smembrato il tessuto industriale, tagliato lo Stato sociale, distrutto l'innovazione e la ricerca. Pdl e pdmenoelle sono vent'anni che ci prendono per il culo e non hanno ancora il pudore di togliersi in modo spontaneo dai coglioni dopo Penati, Tedesco, Dell'Utri, Cuffaro, Monte Paschi di Siena, dopo il Lodo Alfano, lo Scudo Fiscale e cento leggi abominio. Vent'anni senza riuscire a produrre una legge contro la corruzione e contro il conflitto di interessi, vent'anni per trasformare la legge elettorale in una caricatura anticostituzionale, senza mai trovare il tempo (ah, il tempo...) per cambiarla. I figli di NN vi manderanno a casa, in un modo o nell'altro, il tempo è dalla loro parte. Hanno ricevuto da voi solo promesse e sberleffi, non hanno nulla da perdere, non hanno un lavoro, né una casa, non avranno mai una pensione e non possono neppure immaginare di farsi una famiglia. Vi restituiranno tutto con gli interessi.
Le parole di Grillo (o di chi per lui) sono parole molto dure, durissime, ma possiamo dargli torto? Possiamo in coscienza dire che sta dicendo cavolate? E non è che magari il Movimento 5 Stelle ci sta proponendo un modo NON-violento per evitare un capovolgimento veramente violento della nostra democrazia?

26 marzo 2013

Primavere Fasulle

Non è che uno non voglia credere che è primavera ma affacciandomi dal balcone non ne vedo i segni e non ne sento le temperature e soprattutto...NEVICA!!! Ovviamente a Serramazzoni (800 m slm).

25 marzo 2013

Il nostro futuro passa da tre semplici cose da fare

Servono urgentemente tre semplici cose:

1) Abbiamo bisogno di un governo nei pieni poteri.
2) Abbiamo bisogno di una nuova legge elettorale che dia la possibilità di governare a chi arriva primo anche per un solo voto.
3) Abbiamo bisogno che si creino da subito le condizioni affinché le persone guardino al futuro con fiducia (a partire dai dipendenti, imprenditori, pensionati).

Fatte queste tre "semplici" cose si torni al voto. Amen.

23 marzo 2013

Traslochi


grillo durante la campagna elettorale: 'in 2 anni cambiamo il Paese'. toglierei l'articolo però.

(da Millevocidentro di Pupa)

Bergoglio da Ratzinger

Comunque la si voglia vedere questo incontro tra due papi viventi (di cui uno "emerito") è un evento unico e di portata storica.

La speranza è che possa essere l'inizio di una vera riforma della Chiesa Cattolica più aperta al mondo, più vicina a chi è meno fortunato e meno ricca delle ricchezze terrene.

Amen

Marisa Portaccio Grimaldi

Siamo eroi
Siamo eroi, miseri individui,
siamo eroi, fragili creature,
quando ci aggrappamo alla normalità
per allontanare la follia.

Siamo eroi,
quando non cediamo alla disperazione,
quando versiamo lacrime silenti,
quando cerchiamo di nasconderci il dolore.

Siamo eroi,
se riusciamo a sopravvivere
se non cerchiamo la morte,
se non fuggiamo da noi stessi,
mentre forte e insistente
è il richiamo del nulla.
Ho conosciuto personalmente la scrittrice-saggista-poetessa Marisa Portaccio Grimaldi. A dispetto della sua non più giovne età ha la vitalità di una trentenne e la forza d'animo di una ventenne. Ama scrivere e nei suoi libri dimostra ampiamente di saperlo fare e bene. Attraverso i suoi romanzi-saggio e le sue poesie comunica in modo diretto ed unico emozioni, sensazioni stati d'animo. E' stato un piacere averla conosciuta e ancor di più poterla leggere.
Il suo sito, per chi volesse approfondirne la conoscenza, è www.marisaportacciogrimaldi.net.

Ombre
Ombre nella notte,
ombre di tristezza,
anche se lontano, là sulla collina,
sogno la carezza
di quel sole splendido
che non dà calore,
di quel cielo limpido
che non dona amore.
Le due liriche "Siamo eroi" e "Ombre" sono di Marisa Portaccio Grimaldi e sono tratte da Canti del Pensiero (Manni, 2007).

22 marzo 2013

Come si prepara la vera cassata siciliana


CASSATA SICILIANA

Ingredienti e procedimenti per una Cassata da kg.2,500


A) PAN DI SPAGNA.

Ingredienti: sei uova;gr.300 di zucchero;gr.300 di frumina Pane degli Angeli;1 bustina di lievito per dolci Pane degli Angeli;una bustina di vaniglia Pane degli Angeli.
Procedimento:battere tuorli e zucchero insieme con fruste elettriche finché il composto diventi omogeneo,compatto e fermo;battere separatamente le chiare fino ad ottenere una schiuma molto consistente, quasi solida; versare le chiare battute nella ciotola che contiene i tuorli battuti girando il tutto delicatamente sempre nello stesso verso(si possono usare anche le fruste); inserire lentamente nel composto la frumina servendosi di un setaccio; quando il composto è ben amalgamato aggiungervi il lievito e la vaniglia dopo avervi polverizzato eventuali grumi e servendosi sempre del setaccio. Frullare accuratamente ancora l'impasto per favorire l'inserimento omogeneo del lievito e della vaniglia.Versare il tutto in un tegame di cm.25/26 di diametro, a bordi alti, precedentemente imburrato e infarinato.Infornare subito in forno preriscaldato a 150°- 155° (il mio è un forno a gas non saprei consigliare la temperatura per un forno elettrico) per mezz'ora o anche più(questo dipende dal forno),controllare lievitazione e doratura senza mai aprire lo sportello del forno. Quando si ritiene che il volume del composto sia raddoppiato e che il colore sia dorato,aprire appena appena lo sportello del forno, inserirvi la lama di un lungo coltello e se questa ne esce asciutta il pan di spagna è cotto; altrimenti lasciare cuocere ancora. A cottura ultimata spegnere il forno e lasciarvi il tutto dentro fino al raggiungimento della temperatura ambiente.

B) CREMA DI RICOTTA.

Ingredienti: Kg.1 di ricotta; gr.650/700 di zucchero; gr.30 di gocce di cioccolata.
Procedimento: mettere in una ciotola ricotta e zucchero, amalgamare, setacciare, inserire le gocce di cioccolata, mescolare.
C) GLASSA.
Ingredienti: tre buste di zucchero a velo da gr.125 ciascuna; sette /otto cucchiaia da tavola di acqua.
Procedimento: versare in una ciotolina il contenuto di una busta di zucchero a velo;aggiungere a poco a poco 2 o 2,5 o 3 cucchiai di acqua (dipende dalla grandezza del cucchiaio); girare energicamente il composto e fermarsi con l'acqua quando si è ottenuta una crema compatta, ma morbida e spalmabile. Fare lo stesso con le altre buste usandole una alla volta. Attenzione la glassa va preparata al momento dell'uso.
D) PER METTERE IN FORMA.
Usare la forma tipica della cassata siciliana da kg.2,500; in alternativa un padella di cm. 25/26 di diametro e di cm. 7 circa di altezza. Tagliare il pan di spagna orizzontalmente in dischi dello spessore di circa 1 cm.; foderare la forma disponendo un disco sulla base e tocchettini rettangolari alti quanto il bordo lungo il bordo; riempire con il pan di spagna gli eventuali vuoti; bagnare un poco con acqua e zucchero il pan di spagna servendosi di una siringa; versare la crema di ricotta;coprire con un disco di pan di spagna spruzzarlo con acqua e zucchero; isolare con carta forno e comprimere con sufficiente pressione prima di sistemarvi sopra il cartoncino rigido rotondo che servirà da appoggio quando la cassata sarà capovolta su di esso. Sistemare dei pesi sul cartoncino rigido(potrebbero servire a questo scopo due - tre bottiglie da l.2 di acqua e tenere in frigorifero per circa dodici ore.
E) PER STENDERE LA GLASSA ED ADORNARE.
Capovolgere la cassata sul cartoncino – vassoio senza togliere la carta forno; versare la glassa, preparata all'istante; spanderla con la lama larga e lunga di un coltello su tutta la superficie, bordi compresi; riporre in frigorifero; lasciare asciugare un poco. Preparare,tagliare la frutta candita (mandarini, arance, pere, fichi, ciliegie) e disporre sulla cassata secondo il proprio estro.

N.B. Non è eccessivamente difficile preparare questo dolce;comunque sarebbe consigliabile "intraprendere l'opera", dopo aver assistito una volta alla sua preparazione.
(Questa ricetta è stata scritta in origine da Pierina Scaglione in Callari , che non è più tra noi dal 2006)

20 marzo 2013

3Nastri per festeggiare il nuovo dominio!

Questo blog nato come raccolta di tante cose scritte negli anni nei mei vari blog e aggiornato con cose nuove di tanto in tanto non ha resistito alla tentazione di regalarsi un dominio personalizzato in sostituzione di quello gratuito (lemieterre.blogspot.it), da oggi quindi potete seguirlo digitando www.mieterre.net.

Di conseguenza ho cambiato leggermente il titolo da "le MieTerre" a "le@Mieterre.net" che rappresenta anche l'email ufficiale di questo blog.

Funzionando nell'ecosistema di Blogger il dominio l'ho registrato per il tramite di Google è sorto però un problema sul reindirizzamento dal vecchio al nuovo dominio che gli amici di 3Nastri con la loro guida gratuita, completa, chiara e utilissima mi hanno aiutato a risolvere in breve tempo.

A loro va il mio incondizionato ringraziamento! A voi www.mieterre.net!

18 marzo 2013

Buongiorno, Papa Francesco!



Diamo a Papa Bergoglio il tempo di mostarci la sua idea della Chiesa. Intanto dai primi atti (a partire dalla scelta del nome nome), gesti e dalle prime parole possiamo (sentiamo di) dargli il benvenuto!

Tutti al lavoro!!! (che c'è tanto da fare dentro e fuori la Chiesa e la cosa non riguarda solo i credenti)

17 marzo 2013

Cittadini e cittadine!

Grillo è riuscito a portare in parlamento  decine di Cittadini e  di Cittadine. E a questo successo e per il senato almeno ho contribuito anch'io.

Però una massa di voti così cospicua e che non ha precedenti alla prima volta di una lista in parlamento non può essere autoreferenziale.

Abbiamo votato M5S per portare in parlamento una voce nuova e che si facesse carico dei problemi e delle speranze di tutti.

Però i Cittadini e le Cittadine non possono pensare di fare solo i signornò.

Su ragazzi, lavorare, lavorare...e quanto a Grillo & Casaleggio: fate poche chiacchere per favore!