29 dicembre 2006

Dobbiamo vivere per andare all’inferno

Non lo dite a nessuno, solo pochi amici lo comprendono,
dobbiamo vivere per andare all’inferno.
Nelle notti d’amore dove siamo stati concepiti e abbiamo concepito, anche una luce fievole di candela sorprende.
Non possiamo vivere nell’oscurità.
Non possiamo non aspirare al volo.
Poi possiamo anche bruciarci le ali.

Finché non facciamo nostro questo ‘muori e diventa’,
noi vivremo stranieri in ogni luogo.
Questo è un invito a sperimentare su di noi le cose,
a viverle pienamente. Nessuna cosa vada perduta.

Un augurio a vivere il presente.

Un augurio del qui e ora per il 2007, e sempre.

Così ispirato dai versi di J.W. Goethe,
della poesia del ‘Beato struggimento’
tratta da ‘Divano occidentale-orientale’,
auguro un buon anno 2007 a tutti gli amici.

BUON ANNO 2007

Giorgio Boratto
Auguri ricevuti da Giorgio Boratto e volentieri rigirati a tutti.

24 dicembre 2006

Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata

"Parla piano, se parli d'amore ....."

William Shakespeare


Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando.
Sebbene l'altro uomo non potesse vedere la banda, poteva vederla.
con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.
Passarono i giorni e le settimane.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno.
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco.
L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra.
L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro "Forse, voleva farle coraggio" disse.
Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.
Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare oggi
È un dono, è per questo motivo che si chiama presente.

11 ottobre 2006

Anna Politkovskaja


Questo omicidio è di una gravità estrema.

E fa apparire la "democrazia" russa come una operazione gattopardesca per cui in realtà nella struttura e nel dna del potere di quelle lande nulla è cambiato. Qualunque cosa possa dire Putin la sua immagine è compromessa.

Onore al coraggio di Anna.

15 settembre 2006

Superiorità del Dio Cristiano

«Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava»
A quanto pare Papa Benedetto XVI è scivolato sulla buccia di banana di un ragionamento che formalmente corretto ha come corollario l'affermazione della superiorità sull'islam da parte del cristianesimo.

Adesso i media musulmani e non solo sguazzeranno in questo discorso pronunciato all'università di Ratisbona. E avranno un ben dire "guardate i finti dialoganti...".

Sappiamo tutti che Ratzinger è un fine, finissimo teologo. Ma se da papa parlasse in modo più accorto certo male non farebbe. A forza di nascondersi dietro sofismi capita che qualcuno, vedi i musulmani, finiscono per leggere dietro le deboli paratie delle parole "alte" il suo vero pensiero.

Detto in altri termini il papa ha il diritto di dire quello che vuole ma non di dire cose che possono mettere a repentaglio la sicurezza del suo gregge. Lui deve essere ipocrita (dal suo punto di vista) perché tutte le religioni sono assolutiste!

Ovviamente gli estremisti cristiani e musulmani avranno buon gioco a darsele di santa ragione e speriamo solo eufemisticamente.

Chi vive credendo di essere nella verità, quindi gli adepti di tutte le religioni e di tutte le sette, finisce inevitabilmete per pensare che sia la missione della sua vita e indicazione divina imporla a tutti gli altri.

Non piacerebbe a papa Benedetto XVI salvare tutte le anime anche se con la forza? Dopotutto sarebbe per il loro bene. Ma chissà forse anche il papa qualche piccolo, insignificante dubbio ce l'ha.

E' morta Oriana Fallaci

Per me Oriana Fallaci era il suo libro "Un Uomo" letto e riletto tante volte.

Negli ultimi anni dalla sua penna uscivano parole d'odio e d'intolleranza da me non condivise.

Mi dispiace che non ci sia più. Addio Oriana.

11 settembre 2006

Cinque anni dopo

Tante domande attendono una risposta, cinque anni dopo. E l'attenderanno tra dieci, quindici o venti se qualcosa non cambierà nella dirigenza americana.

Intanto l'Iraq "democratizzato" sanguina e l'Afghanistan ribolle e la questione Palestinese è più irrisolta che mai...

10 settembre 2006

Mal Di Stomaco


Artista: Fabri Fibra
Album: Tradimento
Titolo: Mal Di Stomaco
Tutti quanti seguitemi, seguitemi, seguitemi, seguitemi
Tutti quanti seguitemi, seguitemi, seguitemi....

Non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno il vo-vo-vomito

Io non la chiamerei follia
ho una voglia di evadere che mi porta via
lavoro troppo e non sono mai a casa mia
accumulo stress te l'ho detto è anche colpa mia
se avessi fatto il corso di farmacia
a quest'ora avrei una laurea e comunque sia
dimmi quanti laureati hanno la garanzia
di non finire lavapiatti in pizzeria
\"Piacere mi chiamo Fibra, lei è la mamma?
lo sa che sua figlia a sedici anni è già una cagna?
e gira in classe con la pancia mezza nuda
davanti a un professore che ha gli occhi di un barracuda\"
il mio stipendio assomiglia a un utopia
voglio andare in vacanza me ne vado in Tunisia
o magari in Mar Rosso non dirmi che è vietato
sarò così sfigato da finire in mezzo a un attentato?

Tutti quanti seguitemi, ho voglia di sfogarmi capitemi
non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno il vo-vo-vomito

Tutti quanti seguitemi, ho voglia di sfogarmi capitemi
non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno il vomito

Quattro giorni a Canazei neanche immagini le cose che potrei
potrei spararmi un colpo in testa se mi sveglio una mattina di fianco a un gay
potrei potrei perdere la memoria se vedo la mia ex che si è fatta suora
potrei demolire questa vecchia scuola
potrei allagarla con la carta stagnola
potrei non avere compagnia perchè ho perso i milioni alla lotteria
ma dimmi : tu ci credi alla lotteria?
lo conosci uno che ha vinto alla lotteria?
Ho chiamato Wanna Marchi in segreteria
per vedere quanti soldi mi vanno via
ma cosa faccio denuncio alla polizia o lo dico a Striscia?
lo vedi questa è democrazia!

Tutti quanti seguitemi, ho voglia di sfogarmi capitemi
non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno il vo-vo-vomito

Tutti quanti seguitemi, ho voglia di sfogarmi capitemi
non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno il vomito

Hai visto una ragazza scendere dalla moto?
il secondo dopo è morta cadendo nel vuoto
col ragazzo che pensava lei facesse per gioco
ma l'avviso di quel buco l'hanno messo un pò dopo
giro in macchina a faccia sfatta
mentre guido parlo al telefono metto la cravatta
cinque morti su dieci per guida distratta
questa assurda statistica chi ce l'ha fatta?
eppure questo camion tra un pò mi schiaccia
non ho mica il Van Gogh a chi dai la caccia?
la senti questa voce? La vedi questa faccia?
io sono Fabri Fibra, è carta straccia!
non voglio figli e i miei lo sanno
perchè non mi fido più delle scuole che fanno
questi tetti che crollano ma dove vanno?
mica posso contare i bambini morti ogni anno?!

Tutti quanti seguitemi, ho voglia di sfogarmi capitemi
non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno il vo-vo-vomito

Tutti quanti seguitemi, ho voglia di sfogarmi capitemi
non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno il vomito

Tutti quanti seguitemi, seguitemi, seguitemi...
Il Video

08 settembre 2006

Lettere dalla Kirghisia

Qui in Kirghisia, in ogni settore pubblico e privato, non si lavora più di tre ore al giorno, a pieno stipendio, con la riserva di un'eventuale ora di straordinario. Le rimanenti 20 o 21 ore della giornata vengono dedicate al sonno, al cibo, alla creatività, all'amore, alla vita, a se stessi, ai propri figli e ai propri simili. La produttività si è così triplicata.[...]

Finalmente i genitori hanno il tempo di conoscersi veramente tra loro e di frequentare i propri figli. I parchi sono ogni giorno ricolmi di persone e il traffico stradale è oltre quattro volte inferiore, dato il variare degli orari di lavoro.[...]

(Da:Lettere dalla Kirghisia di Silvano Agosti - Edizioni L'Immagine)
Un libro per sognare, per riflettere e per porsi delle domande. E magari avere qualche risposta. Bello ed intrigante, mette a nudo tutto l'ipocrisia dell'uomo moderno e la sua assurda, insensata ricerca del vano. Grazie, Agosti!

Parla Silvano Agosti

04 settembre 2006

I Preferiti dagli Italiani

Secondo Panorama i blog preferiti (più cliccati) dagli italiani sono:

www.beppegrillo.it
dilloalcapo.blogspot.com
www.notadisciplinare.it
personalitaconfusa.splinder.com
www.macchianera.net
www.rolliblog.net
www.wittgenstein.it
www.jacopo.com
www.codicedavinci.artfaq.it
www.stefanianobile.it
platinette.splinder.com
www.claudiobisio.it
www.selvaggialucarelli.it
www.tvblog.it
www.lorlandocurioso.it
www.spotanatomy.info
www.bloopers.it

Io la metà di questi non li conoscevo nemmeno. Sarò mica francese?

11 agosto 2006

Parcheggio 64



Una pausa, per pensare


Nulla e' creduto piu' fermamente
di cio' che meno si sa.

Michael de Montaigne

01 agosto 2006

Non ho parole (Israele e il Libano)

Questa candela è per i morti civili di qualsiasi nazionalità. Vittime incolpevoli della follia umana.

27 luglio 2006

Di Pietro e le sue sacrosante ragioni

L'Ulivo deve vergognarsi di avere votato una legge, sacrosanta e attesa da migliaia di detenuti, che sarà applicata anche ai reati finanziari, ai reati contro la Pubblica amministrazione, ai reati di scambio elettorale mafioso.

Solo vergognosamente vergognoso. E lo dice uno che ha sempre votato solo a sinistra.

Non è possibile che per riuscire a far passare un provvedimento giusto e atteso da anni si arrivi ad un compromesso con la destra (ma AN e Lega ricordiamo che hanno votato contro) che ha la parvenza di un grosso immenso inciucio.

Io da elettore di sinistra non ci sto!

29 giugno 2006

Titolo Provvisorio & noblogo


Le MieTerre + MieTerreRadio si riposano per il periodo estivo.

Scriverò su Titolo Provvisorio (il vecchio blog personale - Io Pietro B. - a cui ho recentemente cambiato nome ed URL). E come diversivo estivo l'ho sdoppiato.

Ho infine rimesso in gioco una mia precedente idea: noblogo.

22 giugno 2006

Il senso di Pietro per una webradio personale

Una webradio personale, dove la parola personale sta per gestita da una sola persona altrimenti non può definirsi tale, dovrebbe essere o altamente specializzata offrendo ad esempio ascolti di nicchia o estremamente generica offrendo ascolti molto variegati (questa frase fa molto Catalano lo so).

MieTerreRadio, è una webradio personale che nel suo palinsesto ha l'assenza di palinsesti e nei suoi programmi l'assenza di programmi. Detta così sembra una provocazione, e forse lo è.

Ma ragioniamoci su. acquisendo la doppia licenza SIAE ed SCF si è autorizzati a trasmettere musica con dei limiti piuttosto forti e la musica deve essere tutta garantita ossia proveniente da CD regolarmente acquistati e deve essere assoggettata a precisi limiti (come ad esempio di non trasmettere di seguito tre brani dello stesso album e il non pubblicizzare una playlist predefinita).

Questi e tutti gli altri che per brevità non ho elencato, sono limiti molto restrittivi per cui una webradio personale che ritenesse di trasmettere solo musica con queste limitazioni sarebbe molto asfittica. E poi di radio che trasmettono solo musica, anche di qualità c'è ne a iosa.

Occorre aprirsi al web con le sue risorse libere, open-source, da lacci e lacciuoli. Al mondo dei podcast, alle librerie musicali liberamente scricabili (ad esempio vedi vitaminic.it), al mondo dei blog.

Offrire quindi degli ascolti, degli spunti tratti dai podcast liberamente scaricabili. Ma anche letture dalle fonti più disparate per chi ha il piacere di ascoltare una pagina letta di un libro o di un blog.

MieTerreRadio sta sperimentando la lettura tramite voce sintetizzata di qualità. Non è esattamente come una persona in carne e ossa ma il risultato non è malvagio.

Questi ascolti si susseguono nel tempo ripetendosi in base ad uno schema dove giornalmente (o quasi) si aggiungono nuovi ascolti intervallati da brani musicali.

La webradio va "accesa" e si lascia andare mentre al computer si fa altro: studio, lavoro, letture. E' un tappeto sonoro che contorna la giornata. E quando si è stufi la si spegne.

Clic!

02 giugno 2006

I Barbari di Alessandro Baricco

NON sembra, ma questo è un libro. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto scriverne uno, a puntate, sul giornale, in mezzo alle frattaglie di mondo che quotidianamente passano da lì. Mi attirava la fragilità della cosa: è come scrivere allo scoperto, in piedi su un torrione, tutti che ti guardano e il vento che tira, tutti che passano, pieni di cose da fare. E tu lì senza poter correggere, tornare indietro, ridisegnare la scaletta. Come viene, viene. E, il giorno dopo, involtolare insalata, o diventare il cappello di un imbianchino. Ammesso che se li facciano ancora, i cappelli, col giornale - come barchette sul litorale delle loro facce.
I Barbari è un libro (?) di Alessandro Baricco che sta uscendo a puntate su la Repubblica. Faccio cosa utile a me e forse anche a qualche altro appuntandomi su questo post i link alle verie puntate pubblicate man mano sul sito del giornale.

1° Capitolo - La mutazione che vedo intorno a me - (12-05-2006)
2° Capitolo - La seconda epigrafe viene da lontano - (13-05-2006)
3° Capitolo - Cosa sta per diventare il mondo - (17-05-2006)
4° Capitolo - Adesso il libro può davvero iniziare - (19-05-2006)
5° Capitolo - E' dall'alto che bisognerebbe guardare - (26-05-2006)
6° Capitolo - Se una cosa vende molto, vale poco - (01-06-2006)
7° Capitolo - Bisogna guardare l'animale - (02-06-2006)
8° Capitolo - Baggio in panchina, la coda che sbatte - (08-06-2006)

17 maggio 2006

Diamogli fiducia!

Il governo è pronto ed ha giurato. E molti di noi, modesti cittadini, siamo pronti a concedergli la fiduca.

Non la tradite...e buon lavoro!

14 maggio 2006

Buon Lavoro Presidente Napolitano!

Giorgio Napolitano, da domani ufficialmente l'11° Presisente della Repubblica Italiana, avrà tante gatte da pelare.

I miei personali auguri non vogliono essere formali. Rappresentano la speranza per un'Italia che riesca a guardare al proprio futuro senza corruzioni, senza mafie e potentati.

Un'italia quindi veramente libera.

Buon lavoro Presidente Napolitano!

E’ ora che il calcio torni ad essere anche un gioco

Del mio amico Max (Salto Del Canale), condivido e ripubblico questo post sullo scandalo che si è abbattuto ultimamente sul mondo del calcio italiano.

Il gioco del calcio è sempre stato una metafora di vita, in Italia più che altrove. Non è un caso infatti che vi sia stato chi ha voluto introdurre il linguaggio calcistico direttamente nell’agone politico: non più candidati alle elezioni, ma persone che “scendono in campo”; non più simboli di partito, ma bandiere e striscioni; non più gruppi politici, ma “squadre avversarie”; non elettori, ma tifosi; non leader di coalizioni, ma “punte e mezze punte”; non differenze di voti, ma “gol di scarto”; e così via.

In realtà, parte della politica italiana ha strumentalizzato una giocosa passione ai fini di raccolta del consenso popolare, immiserendo profondamente non solo il linguaggio, ma anche i contenuti del confronto politico nazionale.

Adesso anche i più sprovveduti sanno che il calcio non è più un gioco, ma prevalentemente un enorme business dove poteri forti ed incontrollati condizionano i risultati delle partite, falsando beatamente qualsiasi minima regola sportiva. Ed è così che la metafora si è per così dire ribaltata, riflettendo nel gioco del calcio l’arroganza ed il senso di impunità di quella classe politica (di “destra” o “sinistra” poco importa) che ha fatto e può fare solo il male dell’Italia.

Esiste però un’Italia migliore, ed è fortunatamente rappresentata dalla maggioranza degli italiani. E’ ora che quest’Italia finalmente prevalga. E’ ora che il mondo del calcio torni ad essere un gioco. Ed è ora che la Politica riacquisisca quella indispensabile dose di serietà senza la quale non solo il calcio, ma qualsiasi altro settore economico e sociale è destinato a concentrare nella mani di pochi uomini senza scrupoli le sorti ed il destino del nostro Paese, e con i rivoltanti risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

01 maggio 2006

Pessime notizie Dall’Italia in questi giorni

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo da parte di Manilo B.

Pessime notizie Dall’Italia in questi giorni. No, non è la politica, con i suoi balletti. Tutto sommato qualcosa è cambiato: solo poche settimane fa, le grame prospettive lasciavano presagire Silvio Berlusconi come Presidente della Repubblica ed un suo outsider alla presidenza del consiglio. Oppure viceversa, ma, invertito l’ordine, il prodotto non sarebbe cambiato. Nessuna illusione, sarà dura fronteggiare tutte le derive di cinque anni di mala tempora, però è stata spezzata la continuità. E questo è significativo.

L’arresto l’undici Aprile di Bernardo Provenzano, in concomitanza con la fine delle elezioni, lascia pensare; non è dietrologia, bensì memoria dei fatti italiani. Su questo comunque si possono fare considerazioni precise, perché troppo presto; aspetteremo. Il risvolto meramente negativo è la campagna mediatica che si è cucita attorno. Provenzano è diventato soltanto, o quasi, “don Binnu u tratturi”; non è soltanto una questione formale: in questi toni emerge il modo folcloristico d’intendere la mafia. L’idea del mafioso con coppola e lupara a corredo è tramontata da tempo, a mostrarcelo e dimostrarcelo ci sono stati delitti eccellenti, indagini, migliaia di pagine scritte a fronte di inchieste approfondite. Ci vogliono far vedere solo una delle tre teste del mostro. Perché la delinquenza organizzata di cui parliamo, non è “semplice” mafia, ma è Cosa Nostra, con i suoi traffici internazionali di stupefacenti, armi e riciclaggio di denaro sporco. Dubito che l’oligarchia azionaria di Cosa Nostra abbia a che fare con fattorie rurali, cicoria e “pizzini”. E’ impensabile inoltre che i legami con la politica locale, nazionale ed internazionale venga gestita da boss semi-analfabeti. E’ in corso una restaurazione del patrimonio informativo acquisito.

Le inquadrature in primo piano di ricotte, le interviste - definiamole così – ai corleonesi ultraottatenni per sentirsi dire “Provenzano? E’ una brava persona”, l’esposizione del corollario lessicale mafioso, rifanno il verso a certi film. La realtà sembra mutuare dalle pellicole gli spunti, per vendere mediaticamente questa visione; ma è informazione fasulla.

A raccontarci la “storia dell’orso” non sono i soliti giornalisti, immuni al passaggio dall’una all’altra repubblica; non solo. Ci sono gli addetti al settore, con i loro gesti di giubilo, a spendere parole su parole per spiegarci la psicologia del boss. Questa è la mafia che ho sentito raccontare ad Pietro Grasso, che con sicurezza asseriva “Provenzano non parlerà, vedrete”. Continuo a sentirmi dire “dobbiamo accontentarci”; ci pensate però cos’era l’antimafia di Borsellino e Falcone? E quella possibile, e osteggiata, di Caselli?

Dobbiamo accontentarci? Ci facciano vedere prima le altre tre teste del mostro.

30 aprile 2006

Il senso di Pietro per il web


Questo blog rappresenta il mio personale e multiforme punto di partenza per il web. E a volte è una specie di vetrina delle cose che vado facendo sul web.

Come MieTerreRadio, che ha trasmesso sul web nel periodo Maggio 2004-Aprile 2005.

Adesso sto facendo qualche timido tentativo di diretta e quando questo accade c'è un post in cima a Le MieTerre che lo annuncia.

Non mi illudo di poter fare granché, seri problemi familiari lo impediscono, però è per me un segno di presenza un modo come un altro, ad esempio quello di mettersi nudo sulla pubblica piazza, per dire che ci sono.

E forse qualche volta, un giorno di questi riuscirò/riproverò a parlare in diretta. Già vedo le folle oceaniche ad aspettare questo evento.

Domani è il 1° Maggio e per qualche ora trasmetterò musica live, auguro buona festa dei lavoratori a tutti e...buon ascolto!

25 aprile 2006

Tutto il grillo che conta



IPSE DIXIT

"Dovremmo essere la patria del diritto,
siamo diventati la patria del rovescio!
Oggi i fuorilegge scrivono le leggi,
i malfattori giudicano i giudici.
E il destino dei magistrati è nelle mani
delle sentenze degli avvocati...
"

Habemus Capa!


25 Aprile 1945 - sempre

22 aprile 2006

Sui computer che si rompono (e XP che frantuma...)

Il mese scorso ha cessato di vivere il computer (Fujitsu-Siemens) preso l'anno scorso di questi tempi. Bestemmie di prassi e sostituzione immediata (con un Compaq). Per fortuna a parte il tempo e i soldi non ho perso nessun dato.

Qualche giorno fa smette di vivere anche il mio vecchio computer (del 2004...) fatto già riparare l'hanno scorso e che io utilizzavo in rete con il primo (già defunto) più che altro per scaricarvi i podcast ed archiviare la roba audio-video e per lo scanner.

Bestemmie doppie di prassi. Ho resuscitato il mio vecchio portatile lento come una lumaca e mi sono munito di un router wi-fi così sono libero di navigare anche in bagno (era solo un esempio non per fare quello che pensate voi in questo momento).

Il poco tempo libero l'ho trascorso a sistemare-installare-settare il tutto ed ho trascurato per un po' i miei blog.

Adesso ho paura a installare qualsiasi cosa per paura di vedere le famigerate schermate blu di windows. Non so dove attaccare lo scanner che non ho porte USB libere, e se installare o meno il Nokia Data Suite che mi serve per il cellulare e dove collegare la periferica di acquisizione video.

Ai costruttori di PC (tutti fatti in Cina ormai)vada il mio più sentito vaffanculo e a Bill Gates i miei vivi complimenti (e doppio vaffanculo) per l'XP sistema operativo tanto instabile quanto poco affidabile e del quale è impossibile farne a mano se non si vuole diventare matti con la roba tipo Linux.

Per non parlare del tempo che si perde ormai con gli antivirus-firewall-antispyware. Dico io siamo matti?

Siamo diventati tutti matti? Per andare su internet è possibile che occorra essere degli speciliasti della sicurezza informatica???

Bill Gates quando armeggiavi in quel famoso garage di casa non ti poteva crollare addosso la saracinesca?

p.s. Sul nuovo computer il software che mi gestiva la webcam non funzica...

17 aprile 2006

Nuovi Taccuini

E' dal 1997, data del mio primo collegamento ad internet, che bazzico sul web. Ed è da quella data che ho dei miei spazi sul web.

Solo nel 2002 però, registrando i primi domini e scoprendo contemporaneamente i blog, la mia presenza in rete diventa meno pro-forma e più di sostanza.

Nasce così BlogOltre che nel 2004 diventa ItaliaBlogOltre con la conseguente nascita delle TerrexPietro e da lì tanti cambiamenti fino all'attuale Le MieTerre.

Tanta strada ho fatto e tanta ne farò (spero)... e oggi annuncio l'apertura, per il momento in versione beta, di due nuove sezioni de Le MieTerre, due taccuini in rete.

In mieterre.biz mi porrò/appunterò delle domande (più o meno bizzarre) fin dal sottotitolo (La verità esiste si o no?) prendendo spunto al solito da fatti, articoli, libri. Le risposte le darà chi vorrà e chi si sentirà di darle ovviamente nei commenti.

In mieterre.info mi appunterò i miei incontri e le mie (o rubacchiate ad altri) scoperte di girovago per il web così spero di non perdere più un sito che mi aveva interessato tanto e che poi...perdo!

Termino con il mio vecchio motto... Io sono qui, tu dove sei?

15 aprile 2006

Dove si vuole arrivare?


Calderoli prima firma una bruttissima legge elettorale, sbagliando clamorosamente il bersaglio (cioè la vittoria del Polo), poi la interpreta (a cose fatte) a suo vantaggio.

Dove si vuole arrivare? E a chi conviene il caos?

09 aprile 2006

Le MieTerre un blog Europeo!


Da oggi Le MieTerre è raggiungibile anche dal dominio mieterre.eu.

Le MieTerre entra dunque in Europa...domani speriamo di portarci anche tutta l'Italia.

Forza Italia, vota a sinistra e dai forza ad una nuova speranza!

08 aprile 2006

Dichiarazione di Voto

Alla Camera:


Al Senato:

Parola di Acsel

«La sinistra, e in particolare quella massimalista propone di rendere uguali il figlio del professionista e il figlio dell'operaio - attacca Berlusconi - Vuole togliere al ceto medio e dare alla classe operaia».

Credo questa sia - DAVVERO - l'affermazione più grave che si possa fare, e io non la mando giù. Credo che questo sia il primo e il più grande dei motivi per cacciare a pedate nel culo questo signor berlusconi che dimostra una volta di più quale sia la propria ideologia politica: lui e i suoi amici (e i figli dei suoi amici) che gozzovigliano come porci imperatori romani, mentre il volgo, la plebe, la gleba non potrà mai aspirare a nulla, se non a morire il più tardi possibile. Caro signor berlusconi, tu e la tua depenalizzazione del falso in bilancio (e poi mi venite a dire che siete contro all'evasione fiscale), tu e i tuoi ministri incapaci e creatori di PORCATE, tu e la tua giustizia a mano armata fai-da-te, tu e i tuoi voti comprati in sicilia, tu e i tuoi voti comprati alla curia, tu e la tua nutrita schiera di teledipendementi, tu e la tua boria, tu e fini e casini e bossi e calderoli e maroni e tutti gli altri politici sporchi e in malafede...signor berlusconi, da parte mia tu potrai anche vincere le prossime elezioni, ma se un'idea di giustizia esiste, se esiste una morale, un'idea di politica pulita...tu non potrai che fare SCHIFO per quanti anni camperai. Sei un perdente in partenza e se trionfi in questo paese è perchè l'italia (mi dispiace dirlo) è un paese di perdenti rassegnati a lasciare la proprio vita in mano a te, in mano alla sporcizia, in mano all'omertà.

Acsel

Panorama Vergognati!

VERGOGNA!



VERGOGNATI!

VERGOGNA PANORAMA! Certo il padrone è Lui e in quanto tale è difficile ipotizzare un atteggiamento ostile nei suoi confronti. Il serivilismo che sta dimostrando questo settimanale nei confronti del suo padrone è scandaloso, e il suo direttore deve solo vergognarsi di fronte ai suoi lettori presenti e passati. E di fronte a me che l'ho letto per tanti anni e sulle cui pagine mi sono formato.

VERGOGNATI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO! L'Italia senza tasse che vorresti tu è l'Italia dove i pochi ricchi e facoltosi hanno tutto mentre il resto si possono sognare sanità, scuola, previdenza o guardarle alla lontana sulle tue reti. Tu sbatti in faccia a tutti che sei l'Eletto, che sei il Più Capace, L'Imprenditore Principe noi sbattiamo in faccia a te la volontà di essere governati da gente un po' più umana e che non voglia possedere anche la nostra anima oltre che volere, pretendere, il nostro voto. Signor Presidente del Consiglio se lei promette un'Italia senza tasse promette un'Italia dove i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

L'ITALIA A CUI CREDO IO è un'Italia dove si paghino meno tasse MA LE PAGHINO TUTTI!!!

Io non mi permetterei mai di dirle che è un coglione se la incontrassi le darei solo del profittatore perché lei ha approfittato di un'Italia stremata dai partiti che hanno ridotto ad immondezza la politica. Ora questa Italia s'è desta e la invita a tornarsene alle sue Aziende con insieme alle quali siamo sicuri lei prospererà ancora a lungo.

p.s. Da Leonardo:
Fratelli d'Italia,
l'Italia è un po' stanca.
è al verde, va in bianco,
e il rosso l'ha in banca.
Dov'è la Vittoria,
diciamolo, dove?
Siam qui dalle nove
e Vittoria non c'è.



Fratelli d'Italia,
l'Italia è per terra,
in crisi, in declino,
e pure un po' in guerra.
Dove sei, Vittoria,
la volta che servi?
Che rabbia, che nervi,
l'Italia imprecò.
Fratelli d'Italia, l'Italia è un po' a pezzi,
per quanto la osservi non ti raccapezzi:
ché dopo quattr'anni di aiuti a Tremonti,
né mari né monti ne possono più.

Fratelli d'Italia, l'Italia è precaria:
stivale spaiato che scalcia nell'aria.
Dov'è la Vittoria? Ma quanto fattura?
Di monte in pianura l'Italia franò.


Poropò
Poropò
Poropoppoppoppoppò
Dall'Alpe a Sicilia,
dovunque è una pena:
ogni uomo per Silvio
ha dolori alla schiena.
Del sangue d'Italia
non sei già satollo?
Vuoi spezzarci l'ossa?
vuoi pure il midollo?


Fratelli d'Italia,
l'Italia sta fresca.
Di quanti cantieri
si cinse la testa…
Dov'è la Variante?
Perché è così tardi?
Chiedete a Lunardi,
l'Italia non sa.
Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è rotta:
nessuno al timone
che tenga una rotta.
Dov'è la Vittoria
(o almeno un Pareggio?)
Qui dal male al peggio
in picchiata si va.


Fratelli d'Italia,
rompete le righe.
Chi mai v'ha promesso
cinque anni di sfighe?
E chi v'ha arruolato
alla guerra infinita,
pensando a una gita,
l'Italia tradì.
(Si stringono a corte,
- ma con un' "o" sola! -
Son pronti alla morte,
finché è una parola.
Si stringono a corte,
a leccare il più forte,
se ha le gambe corte
in ginocchio si stan).


Noi siam da cinque anni
calpesti e derisi,
perché siam coglioni,
perché siam divisi.
Vogliamo un po' bene
a 'sto suolo natìo?
Uniti, perdio,
chi vincer ci può?
Fratelli d'Italia,
sorelle, cognate,
non datevi vinti,
non vi rassegnate.
L'Italia è in ginocchio,
ma non è finita.
Siam pronti alla vita,
l'Italia chiamò.


Poropò
Poropò
Poropoppoppoppoppò

02 aprile 2006

Giovanni Paolo II - Un anno dopo


Vien chiesto a ciascuno di dare un contributo per promuovere e realizzare la pace, mediante scelte generose di comprensione reciproca, di riconcilazione, di perdono e di fattiva attenzione a chi è nel bisogno.
Sono necessari concreti "gesti di pace" nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle comunità, nell'insieme della vita civile, nei consessi sociali mazionali ed internazionali.
Non bisogna soprattutto mai smettere di pregare per la pace.

Giovanni Paolo II

Tommaso Onofri

Come è possibile
rimanere indifferenti
di fronte alla sofferenza
di tanti bambini,
specialmente quando
è causata in qualche modo
dagli adulti?

Giovanni Paolo II

Provo rabbiosa pietà per gli assassini del piccolo Tommaso Onofri. E per i loro congiunti.

Troppo efferato il delitto, troppo privo di ogni più elementare umanità. Che schifo!

01 aprile 2006

E meno male che siamo bipolari!


I simboli in lista per le prossime elezioni politiche sono tanti, come si evince dal sito del Ministero dell'Interno.

Segno di vivacità della politica italiana o segno (grave) di involuzione?

Il Polo delle Loro Libertà (per il proprio tornaconto elettorale) ha deciso che era ora di ritornare al proporzionale.

Le MieTerre vi danno l'opportunità di dirigliene quattro (a vostro piacimento) o di fare i complimenti ad ognuna delle liste che partecipano al voto del 9 e 10 Aprile prossimo . Le trovate parte qui e parte qua.

Buone Elezioni!

30 marzo 2006

Le MieTerre


Primavera tempo di allergie e di piccoli cambiamenti. Innanzi tutto al nome, da Le Terre di Pietro B. al più succinto Le MieTerre uniformando in tal modo il contenuto (blog) al contenitore (www.mieterre.it) e togliendo il mio nome dal "marchio" fatto questo che a distanza di un paio d'anni mi sembrava oramai troppo pretenzioso.

Si era partiti nel novembre 2003 con TerrexPietro, poi diventato Le Terre di Pietro B. nel 2004 oggi si approda a Le MieTerre.

Il nuovo logo è autoprodotto in quanto tale va preso per quello che è (senza insulti però). Si accettano consigli, pareri, rimbrotti.

Io sono qui al computer che aspetto...

28 marzo 2006

Alla fine i cinesi s'incazzarono...

"Sono affermazioni senza alcuna base". Dal governo cinese arriva la stizzita reazione alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo il quale durante la rivoluzione culturale i cinesi bollivano i bambini. Citando il 'Libro nero del comunismo', durante una manifestazione elettorale sabato a Napoli, Berlusconi ha affermato che "...all'epoca di Mao, in Cina non mangiavano i bambini ma li bollivano per poi usarli come fertilizzante per i campi". "Siamo scontenti di queste affermazioni, che sono completamente prive di fondamento", ha affermato il ministero degli Esteri di Pechino in una nota. "Le parole e i comportamenti dei leader italiani dovrebbero favorire la stabilità e lo sviluppo di relazioni amichevoli tra la Cina e l'Italia". (da la Repubblica.it)
Mr. Berlusconi = una mina vagante nella democrazia italiana.

26 marzo 2006

Nanni Moretti da Fazio


Ieri sera Nanni Moretti è stato ospite della trasmissione Che tempo che fa condotta da Fazio su Rai Tre. L'occasione è stata data dall'uscita in tutte le sale d'Italia del suo ultimo film Il Caimano.

E' stata mezz'ora di sana televisione. Io l'ho registrata ed ho messo il video dell'intervista in rete a disposizione di chi lo vuol vedere e/o scaricare.

Bando alle ciance...il link è questo!

17 marzo 2006

La fine è il mio inizio


"Intanto tu sei venuto a tenermi per mano e questo ci dà l'occasione di parlare del viaggio di quel ragazzino, nato in un letto di via Pisana, un quartiere popolare di Firenze, che si ritrova nelle grandi storie del suo tempo - la guerra in Vietnam, la Cina, la caduta dell'impero sovietico - poi va sull'Himalaya, e adesso è qui, in una sua piccola Himalaya, ad aspettare questa ora secondo me piacevole.
Allora, questa è la fine, ma è anche l'inizio di una storia che è la mia vita e di cui mi piacerebbe ancora parlare con te per vedere insieme se, tutto sommato, c'è un senso."
Tiziano Terzani - La fine è il mio inizio - Un padre racconta al figlio il grande viaggio della vita - Edizioni Longanesi - pagg.470, Euro 18,60.

Clicca e guarda!Tiziano terzani parla del suo tumore (da Anam, il Senzanome - Ed. Longanesi & C.)

Clicca e guarda!Tiziano terzani parla del senso dell'uno (da Anam, il Senzanome - Ed. Longanesi & C.)

Clicca e guarda!Sigla finale del video (da Anam, il Senzanome - Ed. Longanesi & C.)

Io, chi sono? Siccome la risposta non era certo "Io sono il giornalista del tal giornale, l'autore di quel libro, o l'ammalato di quella malattia", provai anche formalmente, a non essere più quello che ero stato, a non chiamarmi più con il mio nome, a non avere un passato e a diventare semplicemenete "Anam", il Senzanome: un nome appropriatissimo, mi pare, per concludere una vita tutta spesa a cercare di farmene uno! (Tiziano terzani, Un altro giro di giostra, Ed. longanesi & C.)
- Nelle trasmissione Che tempo che fa di Fazio Folco Terzani parla del libro, qui il video.
- Una video-presentazione del libro di Terzani dal titolo "Dentro di noi" con la regia di Mario Zanot.
- Una interessante intervista a Tiziano Terzani su Rai tre del 2002.
- Il sito ufficiale di Tiziano Terzani.

12 marzo 2006

Annunziate! Annunziate!


«Lei ora mi fa la cortesia di farmi rispondere, altrimenti mi alzo e me ne vado»
«Non può dire una cosa del genere»
«Lei è una violenta e sta cercando di non farmi dire delle cose»
«Lei sta approfittando della mia buona educazione...»
«Mi faccia parlare del programma... le chiedo cortesemente di farmi dire qualcosa di concreto...altrimenti me ve vado e questo resterà come una macchia nella sua carriera professionale. Mi ha fatto una domanda mi faccia rispondere»
«Ritiri questa cosa del "mi alzo e me ne vado"»
«Mi alzo e me ne vado»
«Non lo faccia, non le conviene»
«Non mi dica quello che devo fare, posso dire quello che voglio»
«Non può dettare le regole»
«Complimenti, lei ha illustrato bene come si comporta una persona che sta a sinistra. Deve avere un po' di vergogna per come si è comportata. E poi dicono che la Rai è controllata da me...»
Qui l'articolo del Corriere della Sera qui il Video.


Santa Lucia
di Sandro Ruotolo
(da Articolo21)

Cara Lucia Annunziata, sei perdonata per tutti gli errori che, secondo me, tu hai commesso fino ad oggi. Hai tenuto testa, hai restituito credibilità ad una categoria, hai pronunciato la bella più difesa della libertà di stampa nel nostro Paese. Non ti sei sottomessa al leader che si sente padrone della nostra Italia. Hai fatto la giornalista, indipendente, che non vuol dire che non hai un'opinione. Hai alzato la testa davanti all'uomo che ha messo in discussione la nostra democrazia e che si è permesso di dire, mentre tu cercavi di intervistarlo, l'ennesima bugia. A proposito dell'editto bulgaro, quello con cui il 18 aprile del 2002 annunciò il licenziamento dalla "sua Tv" di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi, ha avuto la sfaggiatagine di dire che era stato frainteso : "Io non ho attaccato le persone ma i loro comportamenti. In un incontro a porte chiuse con gli imprenditori, in Romania, dissi che avevano fatto un uso criminoso della tv. Durante una fase di campagna elettorale Biagi aveva fatto venire Benigni. Poi c' è stata la storia di Luttazzi. Ma non ho mai detto che dovessero andarsene. Biagi ha poi scelto di essere messo in pensione, con un ricco contratto miliardario. Anche a Santoro è convenuto andarsene perché è stato ricompensato con un posto al Parlamento europeo". A questo punto Lucia Annunziata lo ha interrotto dicendogli: "Lei è offensivo". E Berlusconi: "Sto facendo un' intervista con una giornalista prevenuta nei miei confronti e organica alla sinistra". "E' convenuto"? Ma come si permette Silvio Berlusconi di prendere in giro, ancora una volta, gli italiani? Per fortuna che dell'editto bulgaro è rimasta traccia. C'è il filmato, ci sono gli archivi dei giornali e delle agenzie dove chiunque può controllare quel che disse realmente a Sofia. Quel documento l'abbiamo rivisto tutti, nella prima puntata di Rock Politic, di Adriano Celentano. Incontro a porte chiuse con gli imprenditori bulgari? Ma se c'erano telecamere e giornalisti? Da non crederci! Nelle settimane successive all'editto bulgaro il sottoscritto fu contattato dal giornalista bulgaro Gregor Malinov che, in quell'occasione, fece una domanda a Silvio Berlusconi. Ha avuto ragione Romano Prodi a chiedere le regole per il faccia a faccia, è stato bravo Oliviero Diliberto l'altra sera (mea culpa, mea culpa... Come sapete ero contrario al faccia a faccia). Lui pensava di poter continuare a imbambolare i telespettatori con barzellette e con giornalisti compiacenti. Adesso, martedì prossimo, avrà di fronte il suo avversario, Romano Prodi. In un confronto ad armi pari. Questa è la democrazia, bellezza!!!

Sandro Ruotolo