31 marzo 2004

Prossèmica dei blog e delle blogstar

Chissà se qualcuno avrà mai voglia di scrivere un libro sulla prossèmica dei blog.

La prossémica, badate, è una scienza seria e studia il significato della distanza materiale fra uomo e uomo e fra uomo e cosa: e cerca di spiegare il perché ad esempio in un ascensore in presenza di altre persone tendiamo ad occupare uno spazio ben definito isolandoci dagli altri o il perché in automobile mal sopportiamo che un'altra vettura ci sfiori...

Ecco la prossèmica dei blog potrebbe spiegare se nei blog avviene la stessa cosa o se questo fenomeno è relegato solo ad una particolare tipologia di blogger, ossia persone tenutarie di blog, chiamate blogstar ovviamente l'eventuale studioso dovrebbe anche trovare un metodo per distinguere le blogstar da coloro che non lo sono.

E credetemi...in questo riuscirebbe benissimo ed anche in fretta.

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30 marzo 2004

Cantico di primavera


Cantico di primavera


Vorrei averti tra le mie dita
e baciarti come mai ho fatto
fino ad ora...

...baciarti tutta
fino allo sfinimento,
sentire le tue labbra
sulle mie
umide ed dolci
come il miele...

....di un fiore prezioso
che solo io conosco
ed apprezzo,
vorrei stringerti forte...

...vorrei diventare donna
per farti sentire
nuove sensazioni e
tornare uomo
per averti mia e...

...scolpire il nostro bacio
nel metallo
sempre più duttile
sempre più malleabile...

...chiudere gli occhi e sentire
solo te, solo te.
Due insieme.
Ti prego ...



(da Mieterre)

Ma però di levarsi era neente

barque-dante.jpg
La frase che dà il titolo a questo post è tratta dal verso 143 del canto XXII dell'Inferno di Dante. Questa citazione dovrebbe togliere di mezzo ogni supponenza di chi, magari ignorando ogni altra regola grammaticale, vi dice "Guarda che ma però non si dice...".

Si è vero è una di quelle diatribe che servono solo a far aumentare il volume delle gonadi però voi pazientate lo stesso e ditegli a tal esempio di umana sapienza che ma però non è un errore e non è nemmeno una ripetizione inutile è una semplice locuzione avverbiale rafforzata che dà un tono particolare al discorso. Loro, si sono mai posti il problema di discutere altri rafforzamenti simili come ma invece, mentre invece, ma tuttavia, ma pure...?

Se poi insistono il caso è patologico e rimandateli alla buon'anima di Aldo Gabrielli, l'illustre linguista morto nel lontano 1978 le cui lezioni ancor oggi rappresentano un punto di riferimento per chi vuole imparare a scrivere e parlare correttamente l'Italiano.

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L'ignoranza di ritorno

Quante parole su parole. Prima o poi qualcuno farà una analisi scientifica del lessico usato nei blog italiano. Chissà cosa emergerà. Magari che la qualità della scrittura media è elevata. E che gli orrori ortografici e sintattici sono all'ordine del giorno (me compreso of course) ed anche di più.
Non sarò originale se dico che prima di tutto sulla mia pelle vivo il problema dell'ignoranza di ritorno. Man mano che gli anni passano e i ricordi liceali si allontanano devo ricorrere sempre più spesso all'aiuto di un vocabolario (e di una grammatica, sigh) per sciogliere quei nodi che non riesco a districare nel groviglio dei ricordi.
Una sofferenza per me sono gli accenti, dove vanno messi e dove no? Io ho scelto la politica di metterne il meno che posso ed ho visto che in tal modo minimizzo gli errori.

Eh, l'ignoranza è brutta, quella di ritorno poi...è deprimente.

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29 marzo 2004

Riusciranno le nostre parole a diventare maggiorenni?

Se ci fosse un modo per stampare tutti i post scritti su tutti i blog limitandoci a quelli nostrani riempiremmo senza diffcioltà alcuna centinaia di tomi. Eppure di tutto questo lavoro, delle nostre fatiche, cosa rimarrà?

Qualcuno dirà che forse è meglio così e non è detto che non abbia perfettamente ragione. Qualcun'altro dirà beh, ci sono gli archivi organizzati (ma non sempre) e raggiungibili tramite i permalink.

Eppure chi bazzica anche da poco tempo in rete sa perfettamente che nulla c'è di meno permanente dei contenuti in rete. Quante volta vi sarà capitato di cercare con Google qualcosa trovare dei link e...non trovare il sito!

Quindi la mia domanda, non banale, è: che fine faranno le nostre parole? Saranno perse nel calderone dei blog chiusi per stanchezza, per chiusura del provider, per...(tocchiamoci i maroni)? Insomma tra venti anni le nostre parole dove saranno finite?

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