Sarà per il carattere, sarà per quel che sarà ma io pur credendo nei valori dell'amicizia diffido degli amici.
Saranno state le transumananze, in giro per la Sicilia prima e per l'Italia dopo, fatto sta che di amici veri ne ho veramente pochi.
E non c'è dubbio che i peggiori tradimenti li ho avuti proprio da coloro che si professavano e che credevo miei amici.
Adesso, da quando sto a Modena, rinchiuso nel bozzolo familiare, navigo a vista in una realtà fatta di molte conoscenze, pochi incontri, vari personaggi.
La parola "amico" è troppo impegnativa . Come la parola "amore".
E la rete dei blog non fa certo eccezione. Incontri, virtualmente tanta, tantissima gente ma pochi amici "veri". Qualcuno cioè disposto ad ascoltarti, magari criticarti, e quando necessario ad aiutarti in uno scambio reciproco alla pari e senza il bilancino del dare-avere che tante amicizie avvilisce in una assurda e ridicola contabilità.
Non è colpa di nessuno, o magari di tutti, è solo la constatazione data dalla mia esperienza.
Si, è vero, qualche fiore può nascere come un "croco in mezzo ad un polveroso prato".
E questo mi conforta e mi basta.
(...e di questo mio desiderio, qualcuno per mesi ne ha approfittato...)
(da ItaliaBlogOltre)