22 giugno 2006

Il senso di Pietro per una webradio personale

Una webradio personale, dove la parola personale sta per gestita da una sola persona altrimenti non può definirsi tale, dovrebbe essere o altamente specializzata offrendo ad esempio ascolti di nicchia o estremamente generica offrendo ascolti molto variegati (questa frase fa molto Catalano lo so).

MieTerreRadio, è una webradio personale che nel suo palinsesto ha l'assenza di palinsesti e nei suoi programmi l'assenza di programmi. Detta così sembra una provocazione, e forse lo è.

Ma ragioniamoci su. acquisendo la doppia licenza SIAE ed SCF si è autorizzati a trasmettere musica con dei limiti piuttosto forti e la musica deve essere tutta garantita ossia proveniente da CD regolarmente acquistati e deve essere assoggettata a precisi limiti (come ad esempio di non trasmettere di seguito tre brani dello stesso album e il non pubblicizzare una playlist predefinita).

Questi e tutti gli altri che per brevità non ho elencato, sono limiti molto restrittivi per cui una webradio personale che ritenesse di trasmettere solo musica con queste limitazioni sarebbe molto asfittica. E poi di radio che trasmettono solo musica, anche di qualità c'è ne a iosa.

Occorre aprirsi al web con le sue risorse libere, open-source, da lacci e lacciuoli. Al mondo dei podcast, alle librerie musicali liberamente scricabili (ad esempio vedi vitaminic.it), al mondo dei blog.

Offrire quindi degli ascolti, degli spunti tratti dai podcast liberamente scaricabili. Ma anche letture dalle fonti più disparate per chi ha il piacere di ascoltare una pagina letta di un libro o di un blog.

MieTerreRadio sta sperimentando la lettura tramite voce sintetizzata di qualità. Non è esattamente come una persona in carne e ossa ma il risultato non è malvagio.

Questi ascolti si susseguono nel tempo ripetendosi in base ad uno schema dove giornalmente (o quasi) si aggiungono nuovi ascolti intervallati da brani musicali.

La webradio va "accesa" e si lascia andare mentre al computer si fa altro: studio, lavoro, letture. E' un tappeto sonoro che contorna la giornata. E quando si è stufi la si spegne.

Clic!

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