07 agosto 2005

Future Power


C'è un mensile National Geographic Italia che merita molte lodi tra le quali quella di aver permesso a tanti italiani che non conoscono la lingua inglese, o che la conoscono male come me, di poter usufruire di una rivista i cui contenuti sono belli da vedere ed interessanti da leggere.

Gli articoli tratti direttamente dal magazine americano National Geographic sono quindi tradotti a cura della consociata rivista italiana.

Visto che mi sto dilettando a leggere roba in inglese ho trovato sul sito americano del National Geographic la versione originale di un articolo pubblicato sul National Geographic Italia di Agosto (ancora in edicola) dedicata alle fonti energetiche alternative.

Non poca è stata la mia meraviglia leggendo il testo inglese, fin dal titolo: "In cerca di energia" in italiano, "Future Power" titolo originale inglese. Continuando con il sottotitolo: "Esiste un'alternativa al petrolio e agli altri combustibili fossili?", e l'originale "Where will the world get its next energy fix?". Insomma titolo e soprattutto sottotitolo tradotti poco hanno a che fare con l'originale inglese se non in senso lato.

Andiamo all'inizio originale di questo articolo a firma di Michael Parfit.
I stand in a cluttered room surrounded by the debris of electrical entusiasm: wire peeling, snippets of copper, yellow connectors, insulated pliers. For me these are the tool of freedom. I have just installated a dozen solar panels on my roof, and they work.
La traduzione del National Geographic Italia:
La stanza è nel caos più totale. Sono circondato da pezzetti di rivestimento in plastica di cavi elettrici, frammenti di rame, connettori gialli, pinze di varie dimensioni. Ma per me, sono simboli di libertà. Ho appena installato sul tetto una decina di pannelli solari, e funzionano!
Si noti che l'espressione "by the debris of electrical enthusiasm" non è stata tradotta per niente! Eppure significa letteralmente "da avanzi di entusiasmo elettrico" che dà un senso all'elenco di questi avanzi che segue subio dopo "wire peeling, snippets of copper...". Posso capire che in Italiano la frase possa suonare alquanto strana ma non tradurla del tutto mi sembra un tradimento bello e buono del testo originario (magari così: "da avanzi di un appassionato lavoro su di un impianto elettrico")!

Il traduttore del testo (non indicato) poi scrive che nell'elenco degli oggetti in giro per la stanza ci sono "pinze di varie dimensioni" traduzione di "insulated pliers" ossia "pinze isolanti" scambiando forse il fatto che in inglese come in italiano "pinze-pliers" esiste solo nella forma al plurale. Quindi pensando che ve ne erano tante ha pensato anche che fossero di varie dimensioni. Insomma c'ha messo del suo...

Poi la frase "For me these are the tools of freedom" chiarissima nel suo significato ma resa in traduzione con "Ma per me sono simboli di libertà". Cavolo, se il buon Michael Parfit voleva usare il termine "simbolo" avrebbe usato la parola appropriata "symbol" ha invece usato il termine "tools" perché si riferisce a degli strumenti a delle attrezzature per fare qualcosa. Una traduzione più fedele suonerebbe così "Ma per me sono strumenti di libertà".

Non voglio infieriere oltre ma "a dozen solar panels" non sono "una decina di pannelli solari" ma una dozzina, ecchecaspita!!!

Cari miei, qualcuno ha ancora voglia di leggere cose tradotte?

p.s. Ok, non volendo sputare sul lavoro di nessuno diciamo pure che il traduttore ha avuto pochissimo tempo per finire il lunghissimo articolo ed è anche stato pagato male...