08 settembre 2006

Lettere dalla Kirghisia

Qui in Kirghisia, in ogni settore pubblico e privato, non si lavora più di tre ore al giorno, a pieno stipendio, con la riserva di un'eventuale ora di straordinario. Le rimanenti 20 o 21 ore della giornata vengono dedicate al sonno, al cibo, alla creatività, all'amore, alla vita, a se stessi, ai propri figli e ai propri simili. La produttività si è così triplicata.[...]

Finalmente i genitori hanno il tempo di conoscersi veramente tra loro e di frequentare i propri figli. I parchi sono ogni giorno ricolmi di persone e il traffico stradale è oltre quattro volte inferiore, dato il variare degli orari di lavoro.[...]

(Da:Lettere dalla Kirghisia di Silvano Agosti - Edizioni L'Immagine)
Un libro per sognare, per riflettere e per porsi delle domande. E magari avere qualche risposta. Bello ed intrigante, mette a nudo tutto l'ipocrisia dell'uomo moderno e la sua assurda, insensata ricerca del vano. Grazie, Agosti!

Parla Silvano Agosti

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