30 marzo 2008

Va e vieni nell'ombra (dedicata a Manilo)


da akatalepsia

Va-e-vieni nell'ombra, dall'ombra interiore all'ombra esteriore dal sé impenetrabile al non-sé impenetrabile passando né dall'uno né dall'altro come tra due rifugi al rischiaro le cui porte appena si avvicina si chiudano dolcemente, e appena ci si volti ancora si dischiudano dolcemente ritornare e ripartire chiamati e respinti senza distinguere il luogo di passaggio, velato da quel baluginìo o dall'altro solo brusìo i passi che nessuno ascolta fino ad arrestarci infine una volta per tutte, per tutte assente da sé e d'ogni altro nessun brusìo infine allora dolcemente la luce senza declino su questo né uno né altro impercepito questa indicibile dimora d'angoscia.




pietrobi
mieterre.it

Submitted on 2008/03/30 at 9:43am
Il mio dubbio, la mia paura è che insieme al dolore si possa sbiadire la memoria…e che senza dolore non possa esserci memoria.
elle

Submitted on 2008/03/30 at 9:33am
Questo passo di Becket bene si attaglia alla memoria ancora prossima; va e viene, ancora nitida, la presenza di chi ci ha lasciato. Accade anche a me che ho perso un fratello molto prima di te. Ci vuole tempo, ci vuole tempo…