Laurea in giurisprudenza, avvocato penalista, docente universitario in pensione.Secondo voi un uomo con questo curriculum merita o no di diventare membro della Corte Costituzionale? Certo è che in questa Italia stupiscono poche cose oramai.
Inizia la carriera politica come militante di Potere Operaio, collaborando col servizio giuridico di Soccorso Rosso Militante, poi entra nel movimento della sinistra radicale di Democrazia Proletaria. Successivamente entra a far parte del Partito Socialista Italiano, ed, infine, in Forza Italia.
Dal 1994 al 1998, per due mandati, è stato presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane.
Accusato di favoreggiamento per la strage di Piazza della Loggia. Iscritto al gruppo parlamentare Forza Italia dal 3 maggio 2006, è deputato. Viene considerato come la mente giuridica di Forza Italia. È stato anche avvocato difensore di Silvio Berlusconi.
Porta il suo nome una legge, varata nel secondo governo Berlusconi, che prevede l’inappellabilità da parte del pubblico ministero delle sentenze di proscioglimento. La Corte Costituzionale ha dichiarato però tale legge incostituzionale. Le parole di risposta di Pecorella furono: «questa sentenza è in grado di riaprire processi che già sono in Cassazione e tornerà ad essere decisivo non il giudizio orale e pubblico di primo grado, ma quello d’appello fatto sulle carte scritte» tratte dal Corriere della Sera: sentenza indegna Non è democrazia
14 ottobre 2008
Gaetano Pecorella
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