08 aprile 2006

Panorama Vergognati!

VERGOGNA!



VERGOGNATI!

VERGOGNA PANORAMA! Certo il padrone è Lui e in quanto tale è difficile ipotizzare un atteggiamento ostile nei suoi confronti. Il serivilismo che sta dimostrando questo settimanale nei confronti del suo padrone è scandaloso, e il suo direttore deve solo vergognarsi di fronte ai suoi lettori presenti e passati. E di fronte a me che l'ho letto per tanti anni e sulle cui pagine mi sono formato.

VERGOGNATI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO! L'Italia senza tasse che vorresti tu è l'Italia dove i pochi ricchi e facoltosi hanno tutto mentre il resto si possono sognare sanità, scuola, previdenza o guardarle alla lontana sulle tue reti. Tu sbatti in faccia a tutti che sei l'Eletto, che sei il Più Capace, L'Imprenditore Principe noi sbattiamo in faccia a te la volontà di essere governati da gente un po' più umana e che non voglia possedere anche la nostra anima oltre che volere, pretendere, il nostro voto. Signor Presidente del Consiglio se lei promette un'Italia senza tasse promette un'Italia dove i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

L'ITALIA A CUI CREDO IO è un'Italia dove si paghino meno tasse MA LE PAGHINO TUTTI!!!

Io non mi permetterei mai di dirle che è un coglione se la incontrassi le darei solo del profittatore perché lei ha approfittato di un'Italia stremata dai partiti che hanno ridotto ad immondezza la politica. Ora questa Italia s'è desta e la invita a tornarsene alle sue Aziende con insieme alle quali siamo sicuri lei prospererà ancora a lungo.

p.s. Da Leonardo:
Fratelli d'Italia,
l'Italia è un po' stanca.
è al verde, va in bianco,
e il rosso l'ha in banca.
Dov'è la Vittoria,
diciamolo, dove?
Siam qui dalle nove
e Vittoria non c'è.



Fratelli d'Italia,
l'Italia è per terra,
in crisi, in declino,
e pure un po' in guerra.
Dove sei, Vittoria,
la volta che servi?
Che rabbia, che nervi,
l'Italia imprecò.
Fratelli d'Italia, l'Italia è un po' a pezzi,
per quanto la osservi non ti raccapezzi:
ché dopo quattr'anni di aiuti a Tremonti,
né mari né monti ne possono più.

Fratelli d'Italia, l'Italia è precaria:
stivale spaiato che scalcia nell'aria.
Dov'è la Vittoria? Ma quanto fattura?
Di monte in pianura l'Italia franò.


Poropò
Poropò
Poropoppoppoppoppò
Dall'Alpe a Sicilia,
dovunque è una pena:
ogni uomo per Silvio
ha dolori alla schiena.
Del sangue d'Italia
non sei già satollo?
Vuoi spezzarci l'ossa?
vuoi pure il midollo?


Fratelli d'Italia,
l'Italia sta fresca.
Di quanti cantieri
si cinse la testa…
Dov'è la Variante?
Perché è così tardi?
Chiedete a Lunardi,
l'Italia non sa.
Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è rotta:
nessuno al timone
che tenga una rotta.
Dov'è la Vittoria
(o almeno un Pareggio?)
Qui dal male al peggio
in picchiata si va.


Fratelli d'Italia,
rompete le righe.
Chi mai v'ha promesso
cinque anni di sfighe?
E chi v'ha arruolato
alla guerra infinita,
pensando a una gita,
l'Italia tradì.
(Si stringono a corte,
- ma con un' "o" sola! -
Son pronti alla morte,
finché è una parola.
Si stringono a corte,
a leccare il più forte,
se ha le gambe corte
in ginocchio si stan).


Noi siam da cinque anni
calpesti e derisi,
perché siam coglioni,
perché siam divisi.
Vogliamo un po' bene
a 'sto suolo natìo?
Uniti, perdio,
chi vincer ci può?
Fratelli d'Italia,
sorelle, cognate,
non datevi vinti,
non vi rassegnate.
L'Italia è in ginocchio,
ma non è finita.
Siam pronti alla vita,
l'Italia chiamò.


Poropò
Poropò
Poropoppoppoppoppò

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