"Non vorrei, e vorrei che la sinistra mi smentisse, che
dopo i moti di piazza della Cgil, dopo i girotondi, pensassero all'arma
delle rivolte nelle carceri. Sarebbe veramente irresponsabile. Sui giornali
sicuramente, tendono a fomentare l'insofferenza dei detenuti.", dice
il ministro della giustizia Castelli, a margine di un consiglio Ue
dei ministri della Giustizia in corso a Copenaghen il 13 Settembre 2002.
Vediamo alcuni dati: su un totale di 205 Istituti di pena con
capienza 41730 posti vi si trovano 56002 detenuti. Due
esempi: in Veneto la capienza è di 1438 detenuti e ve ne
sono presenti 2424, in Puglia la capienza è di 2381 detenuti
e ve ne sono invece 3628. Quando si riportano queste cifre
"fomentiamo" l'insofferenza? Risponde per tutti il deputato di
Forza Italia Raffaele Costa: "il Guardasigilli farebbe bene piuttosto
ad attivarsi per predisporre gli oltre 55mila detenuti italiani la
possibilità di un lavoro vero, diverso dalle attività spesso fittizie e
di facciata in cui è impegnata una parte per latro minima della
popolazione carceraria. Occorre prevenire il malcontento dei detenuti
valorizzando quegli strumenti legislativi già a disposizione perché la
pena non si esaurisca nei suoi aspetti repressivi, ma si risolva anche
nelle dimensioni rieducative previste dalla nostra Costituzione".
Amen.