30 aprile 2004

Democrazia e civiltà ad Abu Ghraib



La prigione di Abu Ghraib era nota agli iracheni come luogo di tortura e di terrore da dove, sotto il regime del feroce Saddam, migliaia di uomini sono entrati vivi e usciti morti.

Era un imperativo categorico delle democrazie occidentali, quella statunitense in testa, portare la civiltà e il rispetto dei più elementari diritti dell'uomo in quei luoghi di dolore e di sofferenza.

Mercoledì sera milioni di telespettatori dell'americana CBS durante la trasmissione Sixty Minutes hanno potuto vedere un esempio pratico di democrazia applicata. Con tanto di foto dei soldati accanto agli iracheni liberati dal dittatore.

Peccato che loro nemmeno si sono accorti del cambio di regime. Forse hanno potuto osservare solo un cambiamento di certe usanze. Gli aguzzini adesso si fanno le foto insieme alle loro vittime.

Aveva ragione Dostoevskij quando nelle "Memorie del sottosuolo" scrisse "La civiltà ha reso l'uomo, se non più sanguinario, in ogni caso più ignobilmente sanguinario di quanto fosse un tempo".

Noi occidentali abbiamo il dovere di chiedere scusa al popolo iracheno. E Subito.

Aggiornamento!
Soldato inglese che utina su detenuto iracheno


Daily Mirror di oggi
Il Daily Mirror pubblica oggi in prima pagina la foto di un militare inglese che urina su un prigioniero iracheno incappucciato.

Ci asteniamo da ogni inutile commento.

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