I fatti londinesi non possono altro che lasciare costernati e addolorati ed io quale cittadino eureopeo sono costernato e addolorato per i fatti accaduti e sono moralmente vicino a chi soffre per le ferite riportate e a chi ha perso qualcuno negli attentati a Londra, capitale di un paese che, volenti o nolenti, sta partecipando attivamente alla invasione ed alla distruzione di un paese, l'Iraq, al fine di rubare la sua ricchezza, il petrolio. Ancora prima di preoccuparsi del perché sia avvenuto un attentato del genere e così doloroso, tutto il mondo "buono e giusto" si chiede chi ne sia l'autore seguendo quel copione e quella vena accusatoria che "L'Asse del Bene" (stati uniti, gran bretagna e, ahimè, l'italia) sta perorando su tutto il pianeta.(Sempre dello stesso autore, anche questo post, merita una lettura)
Eggià !
L'importante non è sapere come sia stato possibile portare a termine un attentato del genere nel paese ospitante il G8, ne cercare di capire i motivi di simile aggressione, ma l'ordine mediatico, psicologico e popolare è quello di cercare un colpevole.
Di cercare, non di scoprire!
Il primo ministro Blair, quella brava persona che ha aggredito a cannonate l'Iraq per rubargli il petrolio, non ha perso tempo a dichiarare quello che a suo tempo dichiarò il suo alleato :
"Colpiremo e sconfiggeremo gli autori di questo atto criminale!"
quasi come se sapesse già chi colpire e tentare di sconfiggere, ripetendo quello che il suo compagno d'armi ha fatto, ma che non riesce a concludere. Quindi prima del perchè conta il chi, l'esatto contrario di quello che farebbe un paese dall'animo candido colpito nel modo che oggi abbiamo visto a Londra.
Se il governo inglese fosse veramente padrone della sua indipendenza, se non partecipasse ad una alleanza tanto scellerata, se non fosse debitore con nessun paese della terra, non starebbe a chiedersi testardamente chi l'ha colpito.
Dal mio punto di vista Blair sa bene il perchè di questa aggressione ed ha due risposte plausibili :
- E' stato aggredito perchè ha massacrato un paese inerme violandone la sovranità ed alleandosi ad un altro paese violento e tiranno
- E' stato aggredito in funzione di ottenere il permesso di portare avanti un piano preciso architettato con l'alleato di maggioranza. La prima possibilità è tutt'altro che remota e lo spirito di vendetta dei popoli invasi, potrebbe spingersi fino a queste estreme conseguenze. Gli inglesi vivono nella convinzione che le cannonate sparate dalle loro armi ai danni della popolazione irachena siano giuste, come se il terrore e la morte avessero un volto meno feroce di quello delle bombe e degli attentati kamikaze.
Non dovrebbe poi stupire nessuno questa aggressione nel cuore dell'inghilterra!
L'Iraq è stato invaso e devastato del tutto ingiustamente e la violenza genera violenza. Un popolo di antiche tradizioni e di cotanta storia avrebbe dovuto ricordarlo. Molti sostengono che l'11 settembre sia stato una enorme messinscena atta ad avere la giustificazione per potere aggredire quei paesi adagiati su enormi giacimenti petroliferi e, come sappiamo, nel governo americano ci sono ben 6 petrolieri ed altri personaggi collegati direttamente al mondo del petrolio.
Dopo la catastrofe del WTC, l'Afghanistan é stato selvaggiamente, immotivatamente invaso da americani e inglesi. Già dai discorsi di qualche tempo fa si è delineato all'orizzonte l'attacco alll'Iran, paese ritenuto all'interno del cosiddetto "Asse del Male" ma effettivamente ricchissimo di petrolio. Deve essere attaccato per continuare a chiudere il quadrilatero petrolifero tanto caro ad americani e inglesi. Ma l'Iran non si può attaccare senza una ragione valida.
Se ripercorriamo la storia recente abbiamo visto che l'Afghanistan è stato invaso per catturare - senza successo peraltro - Osama Bin Laden. L'Iraq è stato invaso per distruggere le armi di distruzione di massa, per cacciare un dittatore e per democratizzare il paese. Solo il secondo punto è stato raggiunto, per il resto gli "alleati" dell'Asse del Bene, hanno fatto un buco nell'acqua. Cosa bisognerà ora inventarsi per avere la giustificazione ad attaccare l'Iran?
Sono sicuro che il lettore sta facendo i dovuti abbinamenti tra l'attentato di Londra e il programma di democratizzazione forzata voluta dall'Asse del Bene.
E' impressionante vedere tutte le televisioni italiane produrre speciali sugli attentati di Londra, di New York, di Madrid nei quali si analizza la situazione del terrorismo internazionale e nessuna di queste trasmissioni che ponga il dubbio che a violenza corrisponde violenza, che alle cannonante ed alle bombe degli americani corrispondano le bombe dei terroristi. Le televisioni non hanno posto sui piatti della bilancia le immagini dei bombardamenti anglo americani e le immagini degli attentati di Londra e di Madrid, non fanno vedere le scene di disperazione degli abitanti di Falluja o di Bagdad insieme a quelle del dolore degli spagnoli o degli inglesi perchè sanno benissimo l'effetto che avrebbero sulla popolazione comodamente seduta sul proprio divano. Stanno invece cercando di farci credere che le bombe da 5 tonnellate degli americani siano ordigni buoni, caritatevoli senza mai fornire una immagine di quello che hanno provocato, mentre le bombe dei terroristi sono ordigni vili, crudeli ed egoistici e dei cui effetti ci sono centinaia di foto e filmati!
E' uno scandalo, una vergogna!
Anziche sfruttare la loro potenza comunicativa, la loro capillarità nel tessuto sociale al fine di migliorare un mondo deteriore e stupido, alimentano l'odio, il disinteresse, la vendetta e il razzismo. Lo scempio dell'informazione porta a creare nuovo odio ed una visione distorta della realtà, ma non porta la pace!
Ribadisco la mia vicinanza a chi sta soffrendo, inglesi e iracheni, afghani e spagnoli! So che la verità è ovunque e che deve essere svelata, assurda o triste che sia!
Infine accennavo al quadrilatero petrolifero che americani e inglesi vogliono mettere sotto controllo per rubare la ricchezza altrui. Quale sarà il quarto paese facente parte dell'Asse del Male? Sono sicuro che molti lettori lo sanno.
Bisognerà inventarsi una scusa adatta per aggredirlo e "democratizzarlo".
Non vorrei che quella scusa fossimo noi italiani.
A meno che ...!
09 luglio 2005
Chi ma soprattutto perchè
I commenti nel blog di Beppe Grillo sono qualcosa, in numero e spesso in qualità, di mai visto nel panorama dei blog italiani. Uno di questi relativo al post dal titolo "Londra 7 Luglio 2005" e a firma di Giorgio Beltrammi merita di essere letto e meditato!