03 luglio 2005

Crescete e prostituitevi!


Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe[...]. Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano [...] Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli. Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede. [...] Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia
Pier Paolo Pasolini
Ci sono momenti, periodi, stagioni in cui hai l'impressione che il precipizio sia quasi inevitabile, per te, per i tuoi figli, per il tuo Paese. In nome di quel "quasi" devi almeno tentare di urlare il più forte possibile, raccordando le urla con quello che fai quotidianamente, a qualunque livello. Magari "senza perdere la tenerezza"
Oliviero Beha

Dal Prologo:
Una macchina che a grande velocità e guidata a fatica rischia di travolgre una madre che spinge in mezzo alla strada una carrozzina: questo è il mio incubo ricorrente mentre leggo di superbe riflessioni sul "sogno americano" in fase critica e sul "sogno europeo" che invece. secondo un famoso sociologo, ma americano, Jeremy Rifkin, ne starebbe prendendo il posto.[...]E a dir meglio, non è neppure un incubo, è un maldestro e dolorante sogno a occhi aperti: ci stanno rubando il futuro, sul pianete e qui in Italia. E non conta che prima o poi, se non è già accaduto, madre e carrozzina vengano investite. E non conta che poi, nel grottesco dilagante, magari si appuri - con l'ausilio dell polizia scientifica, naturalmente - che nella carrozzina non c'era più, e da un pezzo il bambino bensì la spesa fatta all'ipermercato, trionfo delle multinazionali.
Quello che conta, o dovrebbe contare siamo noi, io che scrivo malmostoso e velleitario, voi che leggete e che avete forse perso il guisto di farlo, rassegnati al fatto che l'automobile, cioè noi, investa mamma e carrozzina, cioè sempre noi. Ed è questo "noi" così arduo oramai da declinare anche solo nel suono, al noi soprattutto culturale e poi politico, economico, antropologico e quindi perfino calcistico, vist la calcistizzazione ossessiva del paese, che rivolgo questa "cosa" qui: uno sfogo, un pamphlet, un monologo, un urlo strozzato solo "un po' di febbre", la testimonianza pubblica di un malessere profondo che forse non è soltanto mio, e l'abbozzo naturalmente idealistico di una via d'uscita, dal profondo di quel "noi" dirimpetto a un Paese sempre più querulo, sempre più afasico.
Oliviero Beha, CRESCETE & PROSTITUITEVI - In una Repubblica fondata sul denaro, l'Italia di Berlusconi e di una Sinistra in riparazione manda ai giovani un pessino messaggio -, BUR FuturoPassato, pagg.160, euro 8.20.